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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
(118) UMILTÀ – V
1.o L’umiltà si estende anche alla vita, alle parole, alle opere.
Nella vita: l’umile sta sempre alla presenza di Dio e del prossimo con grande rispetto: e questo in ogni luogo e tempo.
L’umile conduce una vita comune, senza singolarità, tranne quella di essere molto diligente nella pratica delle virtù comuni. Egli non fa singolarità; ma segue gli esempi dei migliori, le buone consuetudini e quanto è prescritto. Pratica i doveri quotidiani del proprio stato; è attento in primo luogo alla conoscenza e santificazione interna, nei pensieri e sentimenti.
L’umile è obbediente e sottomesso verso i superiori; è longanime e paziente con gli eguali; è premuroso e servizievole verso gli inferiori.
L’umile ama i poveri, gli ignoranti, gli afflitti, i fanciulli, gli infermi, i peccatori, i perseguitati: li comprende, li compatisce, li conforta, li soccorre con gran cuore.
L’umile ama la povertà; è semplice nel
comportamento; opera sempre con naturalezza. È amato, perché ama.
L’umile accetta le croci; ripara i propri peccati; si lascia guidare dal direttore spirituale.