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Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - I

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(119)     OBBEDIENZA – I

 

       1.o  E’ virtù morale e soprannaturale: inclina il cristiano a sottomettere la sua volontà a quella dei legittimi superiori come rappresentanti di Dio.

 


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       Siamo creati da Dio: dipendenti quindi da Lui. Le creature fanno la Sua volontà: «Tutte le cose ti servono» (Ps. 118, 91). Ma l’uomo deve fare un’obbedienza più perfetta: egli ha ricevuto la libertà; egli è più perfetto: a Dio deve assai di più.

       Inoltre: siamo, in Gesù Cristo, figli di Dio per adozione. Egli compie in tutto la volontà del Padre; obbedì a Maria e a Giuseppe; in ogni momento corrispose ai voleri del Padre: «fatto obbediente fino alla morte» (Phil. 2, 8). Gesù Cristo ci riscattò dalla schiavitù del demonio; siamo perciò Suoi; Gli apparteniamo: «Ormai non siete più vostri, perché siete stati comprati a grande prezzo» (I Cor. 6, 20). Per conseguenza dobbiamo obbedire al Vangelo ed alla Chiesa.

 

      




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