Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - I

IntraText CT - Lettura del testo
Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

- 299 -


(123)     PUREZZA – II

 

       1.o  Il Divino Maestro ha detto: «Questo genere di demoni si scaccia soltanto coll’orazione e col digiuno» (Mc 9, 28). Ed inoltre: «Vigilate e pregate per non cadere in tentazione» (Mt. 26, 41).

       Occorrono, perciò, tre mezzi: mortificazione, fuga delle occasioni e preghiera.

       Mortificazione. Essa è prima umiltà interiore ed esteriore. Molti prima di essere impuri sono orgogliosi e presuntuosi. «Dio, che non può soffrire la superbia in un’anima, la umilia fino al fondo... Per farle conoscere la sua debolezza... permette che sia travagliata da quelle tentazioni orribili e che talora vi soccomba sino in fondo, essendo esse le più vergognose di tutte, e lasciando maggior confusione. Quando invece si è persuasi di non poter essere casti da sé, si ripete a Dio quella preghiera di S. Filippo Neri: O mio Dio, non vi fidate di Filippo, che altrimenti vi tradirà» (Olier). Tutti hanno da temere: quelli che già caddero, perché le tentazioni ritorneranno più forti. Quelli che furono sempre innocenti, perché la crisi verrà; i secolari ed i religiosi, gli adulti ed i vecchi, le anime sante ed i giovani. Finché si porta il corpo, sono mille gli inganni e le astuzie del nemico. L’umiltà, che è la vera conoscenza di noi stessi, ci porterà ad aprire l’anima al confessore, temere


- 300 -


 

santamente il peccato, e pregare umilmente il Signore ogni giorno.

      




Precedente - Successivo

Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL