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Giacomo Alberione, SSP
Appunti di Teologia Pastorale - II edizione

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§ 3. – Ricreazioni

Ricreazioni ordinarie. – Come ogni uomo, così il prete ha pur bisogno di sollievo: e sembra un lusso spirituale quello di volerne fare totalmente a meno: tanto più che il Sacerdote ha occupazioni che richiedono tutta l’applicazione della sua mente.

È però buona industria quella di unire l’utile al dolce: s’intende sempre che il Sacerdote possa scegliere egli stesso la ricreazione. Ecco diverse ricreazioni usate da buoni Sacerdoti, ricreazioni che non si possono però adattare a tutti, né mai matematicamente.


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Un po’ di scuola di canto, quando non esiga troppa applicazione; trattenersi al circolo o all’oratorio, cogli uomini o coi giovani; un po’ di scuola serale, quando non sia troppo faticosa; la visita agli infermi, specialmente se lontani; passeggiare tra due, comunicandosi le cose lette, sentite, pensate, studiate, il modo di fare il bene, le difficoltà, ecc.; passeggiare recitando, leggendo, facendosi a vicenda tra due dei casi di morale, di liturgia, di diritto, ecc.; ordinare, legare, spolverare libri, o qualcosa in casa; lavorare un poco nel giardino; – ordinare le suppellettili sacre, curare la pulizia in chiesa od in sacrestia, quando ciò sia opportuno; – fare qualche visita necessaria a certi parrocchiani, trattandosi di conoscerli, o di assicurarsi che tutti i ragazzi vengano al catechismo, ecc. – visitare la campagna del benefizio o propria, quando sia conveniente; leggere un po’ di giornale, ecc. È però necessario assolutamente che il prete non faccia visite inutili, pericolose, male interpretate; che escluda assolutamente quelle visite che non hanno altro scopo che bere la bottiglia, ingannare il tempo, ecc.; che ricordi la ricreazione non doversi confondere con l’ozio: l’ozio è sempre da evitarsi, la ricreazione invece è necessaria: l’ozio suona disoccupazione, la ricreazione invece suona occupazione che solleva lo spirito ed il corpo.

Piuttosto che stare ozioso sarà bene dare ripetizione a studenti, lavorare nel giardino, in piccole cose da falegname, pittore, ecc.




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