Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giacomo Alberione, SSP
Appunti di Teologia Pastorale - II edizione

IntraText CT - Lettura del testo
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

- 146 -


III. Prime opere.San Francesco di Sales, mandando uno dei suoi sacerdoti a reggere una parrocchia molto rovinata spiritualmente, gli diede questo consiglio: Impiegate vent’anni nel farvi amare; amato, farete più bene in un anno di lavoro che non in tanti


- 147 -


non amato. E quale il segreto per farsi amare? Sul principio lodare tutto quanto è lodevole, specialmente nel primo discorso: antecessore, cooperatori, paese, autorità, maestri, ecc. Attendere il tempo opportuno per rimproverare i difetti che si vedono e a riformare le opere che non piacciono: chi vuol subito tutto criticare, tutto distruggere o cambiare, chi vuol subito ricostruire su fondamenti che mancano è in pericolo di attirarsi il biasimo dei cattivi, la diffidenza dei buoni e di riuscire a nulla. Quindi cercare d’accudire ai fanciulli e agli ammalati con ogni zelo. Tali opere non destano diffidenzesospetti: anzi in pratica riescono così ad affezionare al prete l’intera popolazione, che ben difficilmente se ne distaccherà. Si occupi pur subito il sacerdote di ordinare e di regolare il catechismo, faccia in modo che ogni infermo sia visitato il più possibile, e nelle visite sia affabile, prudente, breve: tutti lo ameranno e lo stimeranno. Quanto ad altre opere, prima si contenti di quelle che sono accette pressoché a tutti; nelle prediche preferisca argomenti che non tocchino direttamente i vizi più comuni, ma li correggano efficacemente per via indiretta: così sono p. es. funzioni solenni e prediche frequenti per le anime purganti, parlare spesso della morte e delle altre verità eterne, curare il canto sacro, ecc.

Rendersi utile. Il fanciullo è tirato dalla noce, tutti dal bene. Allorché un sacerdote si studia non solo di parlare bene, non solo di mostrare la sua scienza, non di ostentare lusso, non di imporre le proprie idee e vedute, non di comandare ovunque: ma di fare del vero bene, sarà sempre e fortemente amato. Far del bene ai corpi: colla carità, coi buoni consigli, col sollevare miserie e col fare che il popolo non abbia


- 148 -


così spesso bisogno di carità. Far del bene alle famiglie: col mettervi la pace, col prendersi cura dei fanciulli e dei malati, ecc. Far del bene alle anime consolandole, incoraggiandole, aiutandole, prestandosi volentieri e anche con sacrificio a confessare, ecc. Sarebbe inutile perdersi in querele: che il popolo non ama più il prete, non ha più fiducia in lui, non vuol più servirsi del suo ministero; conviene piuttosto fare l’esame di coscienza, chiedendoci la ragione del bene che noi gli facciamo o non gli facciamo e del modo onde siamo disposti ad aiutarlo. Sarebbe inutile ripetere che la società vuol cacciare da sé il prete: bisogna esaminare se noi coi fatti facciamo vedere di essere utili alla società. Sarebbe inutile lamentarsi del poco uditorio alle prediche, del piccolo numero di penitenti, ecc.: è d’uopo esaminare se si accudisce il confessionale, se si preparano bene le prediche, se si usano tutte le industrie dello zelo per attirare la popolazione. Bisogna fare e non pretendere di comandare: bisogna mostrare al popolo l’argomento ineluttabile delle opere.




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) © 1996-2005 EuloTech