Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giacomo Alberione, SSP
Appunti di Teologia Pastorale - II edizione

IntraText CT - Lettura del testo
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

- 173 -


C) Colle persone pie.

Riguardo ad esse si hanno da schivare diversi pericoli, cioè:

Non consumare troppo tempo attorno ad esse:credere d’aver fatto tutto quando si è passato un due o tre ore nel confessarle. Il prete deve mirare alla grande massa della popolazione. Perciò egli sarà per quanto è possibile breve con esse; se lo vedrà utile, potrà ascoltarle solo ogni quindici giorni; non cercherà pretesti per aver tutto il giorno occupato nelle loro piccole


- 174 -


bagatelle. Lo si è veduto sopra: uno dei difetti più gravi che si nota in molte città e specialmente nelle città della Francia è questo: il parroco fa il parroco di un centesimo della popolazione, cioè dei soli già divoti.

D’altra parte è pure assai male sprezzare il sesso divoto e specialmente quelle persone che si dànno in modo particolare alla vita di pietà. È male deriderle anche con soli sacerdoti, è male predicare con sarcasmo o troppo spesso sui difetti di tali persone: ciò le avvilisce, scredita la pietà innanzi agli altri e converte nessuno. Assai meglio insistere che le pratiche di pietà si facciano in modo da aiutare l’acquisto delle vere virtù.

Il confessore abbia cura somma di avviare queste persone a queste virtù: non procuri una pietà tutta sentimento, come si predica qualche volta oggi, né una pietà tutta esteriore, quale spesso ci sentiamo inclinati a seguire: ma una pietà che porti a correggere prima la passione dominante; poi, man mano, le altre tutte; una pietà che porti alla vera umiltà, carità, spirito di mortificazione: porti a coltivare il pensiero della presenza di Dio.

Di cose particolari si dovrà notare: a) che si accusino anche, almeno in genere, dei peccati della vita passata, quando depongono materia leggera o involontaria; b) di esortare a cambiare qualche volta confessore e pretenderlo ancorché dicano e protestino d’aver confidenza coll’abituale (si eccettuano i soli scrupolosi); c) di avviarle alle divozioni proprie del loro stato, a prendersi ad imitare un santo particolare, ad amare Maria SS., alle opere di zelo, alla meditazione, alla frequenza ai SS. Sacramenti, specialmente alla Comunione.


- 175 -


Il confessore zelante può trovare in esse un fortissimo aiuto a far del bene anche a coloro cui non può arrivare egli stesso. Colle figlie può far migliori i fratelli, colla sposa il marito, colla madre tutta la famiglia. Colla donna il sacerdote può compire molte opere buone, poiché essa presta spesso la sua opera morale, fisica, pecuniaria. S. Gerolamo ci è un bell’esempio: bisogna però guardarci dalle dicerie e dal fare mercato in confessionale.

È assai importante notare che il Sacerdote trova in tali persone uno dei pericoli più temibili; ricordi: cum mulieribus sermo brevis et durus.




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) © 1996-2005 EuloTech