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Giacomo Alberione, SSP Appunti di Teologia Pastorale - II edizione IntraText CT - Lettura del testo |
A) Settimanale.
Si accendono sei candele ai lati del tabernacolo, si espone la pisside sull’usciolino di esso: non è necessario l’incenso, né il canto del Tantum ergo, né l’Oremus: però il sacerdote deve vestire il rocchetto e la stola e, prima di ritirare il SS. Sacramento, darà
la benedizione colla medesima pisside, coperta da velo, se vi è gente.
Nulla è prescritto pel canto, preghiere, ecc. ed il sacerdote può fare tale adorazione, o da solo, o invitare con avvisi e col suono delle campane i fedeli: questi poi, quando vi siano, può guidarli nel pregare, ovvero lasciare che ciascuno faccia da sé. In generale però il popolo troverebbe molto pesante pregare da solo per un’ora. Quindi i più ritengono che sia meglio: o ridurre l’adorazione ad una mezz’ora, o aiutare con preghiere e canti il popolo, o accontentarsi dell’ora mensile.
Quanto al modo di aiutare il popolo, potrebbero servire le regole che si dànno per l’ora solenne mensile.