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Giacomo Alberione, SSP Appunti di Teologia Pastorale - II edizione IntraText CT - Lettura del testo |
Alcuni sussidî al catechista8
La scienza per sé è cosa buona: noi sacerdoti non dobbiamo mai dimostrarci nemici del vero progresso, quantunque non dobbiamo correre presso a tutte le novità, che non hanno ancora data seria prova.
Ora è certo che buona prova ha già fatto il metodo oggettivo, che attira di molto l’attenzione dei giovani
e fa ricordare quelle verità che di per sé sarebbero molto facili a dimenticarsi. Trattandosi di catechismo non ci è possibile usare tale metodo come l’usa il fisico per spiegare la macchina pneumatica: pure ne possiamo approfittare in qualche modo.
Un catechista potrebbe per es. far comperare ai suoi allievi un testo di catechismo illustrato, come sarebbe per es. Il piccolo o il grande catechismo illustrato9 (L. 0,10 - L. 0,40: Società Buona Stampa, Torino).
Potrebbe anche tenere presso di sé una raccolta di immagini o cartoline, rappresentanti i misteri principali della religione, la vita di G. Cristo, di Maria SS., i SS. Sacramenti, i novissimi, ecc. Chi la desidera non avrà a spendere molto per farne poco alla volta una discreta raccolta. Ove fosse possibile, sarebbe ancora meglio avere carte murali, che rappresentino più in grande ciò che le immagini hanno in piccolo; si potrebbe anche ricorrere alla lavagna per una spiegazione più chiara e più viva.
Ottimo poi sarebbe il catechismo fatto con proiezioni. Ma per esso è necessario osservare che non deve essere così frequente da diventare una cosa ordinaria: non otterrebbe più lo scopo. Di più: è necessario che prima o dopo di esso si faccia nelle classi la recita, poiché esso serve solo come spiegazione. Meglio sarebbe darlo piuttosto di rado e come premio.
Nello spiegare ciascun quadro pare conveniente procedere con questo ordine: prima dire che cosa rappresenti, poi che cosa facciano le cose e le persone di esso, in fine qualche brevissima applicazione morale.
Come educare col catechismo. Il catechismo non è, come tante altre scienze che si imparano, non è
qualcosa che debba fermarsi nella mente soltanto: ma deve estendersi alla volontà, discendere al cuore e informare i sentimenti, i desideri, le opere, la vita dell’uomo. Questo è l’educazione: abituare a compiere azioni buone. Il cristianesimo non è solo pensiero, è una vita; ora la vita risulta di pensiero e di azione. Ma quali i mezzi? Ciò che si è detto sopra riguardo al modo d’istruire è già di per sé eminentemente educativo: sarà però utile aggiungere alcune poche cose:
Il catechista sia un modello di vita buona, pia, regolata. I ragazzi sono assai perspicaci: sanno molto bene distinguere chi sente e pratica ciò che insegna, da chi né lo sente, né lo pratica. Il parroco abbia somma cura nella scelta dei suoi aiutanti.
Durante il catechismo si applichi alla vita pratica quanto si spiega. Lo si applichi correggendo gli sbagli, per es. se entrano male in chiesa, se rissano, se non studiano o non stanno attenti, se sono superbi, ecc.: e qui lo si applichi portando le ragioni che ci dà la fede. Lo si applichi ancora insegnando come si pratica ciò che hanno studiato nel catechismo: per es. come e quando devono pregare, come devono assistere alla S. Messa, con quale orrore devono fuggire i compagni cattivi, la bestemmia, la disonestà; lo si applichi insistendo, perché s’accostino ai SS. Sacramenti, vi si accostino bene, vi si accostino spesso.
Verso il termine della lezione catechistica con una considerazione viva e breve, con un fatto, con un aneddoto si inculchi la pratica della cosa principale insegnata; si faccia compiere un proposito; si lasci un ricordo pratico. In questo però ricordiamo che il fanciullo è capace di poche cose: perciò una
risoluzione pratica sola è sufficiente. Non pretendere troppo è un gran segreto.
Dopo la lezione sarebbe molto utile, per quanto è possibile, tenerli d’occhio, per studiarne il carattere, le buone qualità e poi servirsi di tali cognizioni secondo il bisogno.
Tutto questo esige sacrifici; ma facciamo coraggio, la sorte dell’operaio del Signore è così descritta nei salmi: Euntes ibant et flebant mittentes semina sua, venientes autem venient cum exultatione portantes manipulos suos.10
Autori che possono tornar utili al catechista:11
Mons. Bersani, Catechismo spiegato ai fanciulli per via d’esempi e di similitudini.12
Gaume, Il catechismo di perseveranza, con le bellissime aggiunte e note del Dott. Morandi, 8 vol. L. 16.
— Compendio del catechismo di perseveranza. L. 1,20.
Guillois, Spiegazione dogmatica, morale, liturgica e canonica del catechismo.
Boggio, Magister Parvulorum: Spiegazione del Catechismo Grande, L. 2,80.
— Piccolo coi Piccoli: id. pel Catechismo Piccolo, L. 1,25.
Dianda, Il Catechismo di Pio X spiegato al popolo sulle norme del Catechismo Tridentino, 6 vol. L. 18.
Mons. Rossi, Guida del catechista.13
Perardi, Manuale del catechista cattolico.
Schmitt, Il piccolo catechismo spiegato.
Schouppe, Istruzione religiosa per esempi.
Segneri, Fiori d’esempi e paragoni tratti dal Cristiano istruito.
Spirago, Raccolta di esempi: 2 vol. in-16.
— Catechismo popolare cattolico, 3 volumi.
— Catechismo della gioventù.
Giardino del catechista: prontuario d’esempi.14
Il catechista istruito nei doveri del suo ministero.15
Della-Valle, Metodo da tenersi nell’insegnare.
Guida pratica nell’insegnamento del catechismo.
Fede mia e vita mia,16 vol. 6.
Presso il Cav. Marietti e presso le Librerie Cattoliche.
NB. Per far acquisto di macchine per proiezioni o di diapositive rivolgersi
1° Alla società Unitas di Torino.
2° Alla direzione della Scuola italiana moderna, Brescia.