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Giacomo Alberione, SSP
Appunti di Teologia Pastorale - II edizione

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Catechismo nella Chiesa
o Scuola Parrocchiale di Catechismo

Mons. Swoboda, professore all’Università di Vienna di Teologia Pastorale, ebbe dal suo governo un sussidio considerevole per portarsi in tutte le città principali dell’Europa per studiare lo stato della cura d’anime. Egli loda molto tale cura come è organizzata in Italia:19 ma tra gli inconvenienti più gravi, rileva specialmente il catechismo a tante classi, sparse per le chiese. Qui, in un locale tanto vasto, vi sono mille cause di distrazione ai ragazzi e persino ai catechisti: qui le classi col necessario vociare si disturbano a vicenda: qui il maestro non può valersi di molti mezzi di disciplina possibili in una camera chiusa: qui nella confusione, impossibile ad evitarsi del tutto, i


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ragazzi perdono la stima dell’insegnamento più grande, vedendolo estremamente posto al disotto d’ogni altra disciplina: qui la fatica è doppia, tripla, ecc., e l’effetto molto scarso. Tutte queste cose sono ben capite da chi ha provato e può fare il confronto tra tale catechismo e quello fatto in luogo chiuso.

Perciò è molto opportuno l’indirizzo che si va prendendo oggi da molti zelanti sacerdoti: la fondazione degli oratori e delle scuole parrocchiali.

Intanto che s’aspetta che tutti ne abbiano capito la necessità e siano passati all’opera, notiamo alcune cose pratiche per evitare il maggior numero possibile di inconvenienti al catechismo in chiesa.

a) Si abbiano in chiesa il minor numero possibile di classi. In ogni chiesa vi ha la sacrestia e qualche stanzino, che serve come di ripostiglio, o per le Figlie di Maria,20 o pei Luigini.21 Possibilmente si ponga qualche classe. In molte parrocchie si ha un locale che serve pel Circolo, per la Cassa rurale, per il comitato: anche questo locale spesso potrebbe servire a diradare le classi in chiesa.

b) Anche allorquando si tiene il catechismo in chiesa giova far in modo che i fanciulli possano divertirsi un poco fuori: ciò serve ad attirarli e ad attendere che il maggior numero si raduni. È cattivo sistema quello di lasciarli entrare in classe man mano che giungono, e far attendere l’arrivo degli altri: si dissipano, perdono la stima e il rispetto al catechismo e: addio disciplina! Quasi ovunque la chiesa ha un piazzale o almeno una via larga innanzi o accanto: e perché qualche volta il parroco non potrebbe anche concedere ai ragazzi il proprio cortile? È un sacrificio ed anche una soggezione: ma lo ricompenseranno


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l’affetto dei piccoli, la soddisfazione dell’opera buona, il merito pel cielo. Gesù sapeva bene sopportare l’importunità dei fanciulli.

c) In chiesa poi, per quanto è possibile, si esiga che tutti i ragazzi e catechisti preghino e parlino sottovoce.

d) L’entrata, lo stare durante la lezione, l’uscita siano regolate secondo la santità del luogo.

Cioè l’entrata sia divota: si prenda l’acqua benedetta, si faccia la genuflessione, ciascuno si inginocchi innanzi il SS. Sacramento, dica un Pater ed Ave od almeno qualche giaculatoria, poi con passo grave si porti al proprio posto nella classe. Durante la lezione si stia ben composti, e molto bene sarebbe pure tenere il catechismo tra le mani, o le braccia conserte. L’uscita sia fatta in fila; a due a due si faccia la genuflessione ed il segno di croce, nessuno corra. Si dirà che queste cose sono ben difficili, ma se il catechista si metterà di piè fermo le otterrà: ed esse saranno la scorza che conserverà il midollo.

Ho veduto dei catechisti essere rigorosi in tali cose, pretenderle ad ogni costo: la loro classe diveniva un modello d’ordine e d’attenzione.

Noi ci lamentiamo che il catechismo non va; ma poniamo mente: i maestri elementari studiano tre anni ed eseguiscono con ogni attenzione le regole pedagogiche. E noi che facciamo? Quanto gioverebbe se un sacerdote, giunto al fine dei suoi studi, leggesse un trattato di pedagogia! Cito tra i migliori:22

Krieg, Catechetica.

Boggio, Catechismo e pedagogia.

Spirago, Metodica speciale dell’insegnamento religioso cattolico.


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Vecchia, Pedagogia.

D’Issengard, Breve cenno di catechetica.

N. N., Guida pratica all’insegnamento del catechismo.

Quanto gioverebbe leggere il periodico: Il Catechista cattolico!23

 




19 Cf H. Swoboda, La cura d’anime..., op. cit., pp. 137-141.



20 Cf ATP, n. 94, nota 2.



21 Cf ATP, n. 94, nota 3.



22 Cf Indice degli autori.



23 La rivista Il Catechista Cattolico fondata da mons. G. B. Scalabrini nel 1876 sorse come “Periodico Religioso per le scuole della Dottrina Cristiana della diocesi di Piacenza”. Dal 1890 al 1908 divenne il “Periodico del Comitato Permanente del I Congresso Catechistico Nazionale” e dal 1909 al 1943 si mise al servizio degli Uffici Catechistici Diocesani. Cf Il Catechista Cattolico, anno 1, n. 1, 5 luglio 1876.






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