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Giacomo Alberione, SSP
Appunti di Teologia Pastorale - II edizione

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Appendice

Formazione dei catechisti e del personale dell’oratorio. Questa è una delle cure necessarie ad una buona direzione dell’oratorio ed anche solo pel catechismo in parrocchia: sia che si vogliano considerare le cose dal lato finanziario per risparmio di spese: sia che si vogliano riguardare le cose dal lato morale, perché chi si forma sul posto e sotto la direzione del parroco ne prende meglio lo spirito e vi si affeziona di più.

Con questo non si vuol dire che gli altri sacerdoti della parrocchia siano dispensati dal far catechismo: nessuno è scusato se non dall’impossibilità fisica o morale: se non vi sono ragioni di giustizia, vi è l’obbligo imposto dai sinodi quasi ovunque; vi è l’obbligo dal Papa espresso in queste parole: Non vi è per chiunque sia sacerdotedovere più grave, né più stretto obbligo di questo (Enciclica sul Catechismo);26 vi è la dichiarazione del Vescovo nell’atto dell’ordinazione: sia la vostra dottrina medicina al popolo di Dio; vi è la natura stessa del sacerdote, che è d’essere


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un apostolo della parola. Anzitutto dunque i primi catechisti il parroco li troverà nei sacerdoti: però abbia cura di invitarveli e di trattarli secondo merita chi è ministro di Dio.

Ma spesso occorre cercare e formare altri: vari sono i mezzi.

Se vi ha l’oratorio, si può in esso stabilire una classe dei più adulti che si dirà: scuola di religione, scuola di perfezionamento. Se non si ha l’oratorio, si può mettere il catechismo di perseveranza per le figlie e i giovani: in queste scuole si darà un’istruzione più larga: per es. si parlerà anche di storia sacra, di un po’ di liturgia. I migliori di tali classi saranno i nostri catechisti.

Catechisti si possono trovare nelle associazioni cattoliche e meglio ancora tra le Figlie di Maria.27

Spesso vi sono nei paesi dei buoni uomini, vi sono delle ottime maestre, delle suore zelanti, pie signorine. È necessario invitarli: qualche volta lo desiderano segretamente.

Che se non si trovano o non vi è modo di avvisarli, si potrebbe fare una predica sul catechismo, mettendo in rilievo la sua importanza e rivolgendo un caldo appello allo zelo degli uditori: spesso le profferte supereranno l’aspettazione. Tra esse, scelte le persone più capaci, si penserà a formarle. E la formazione sarà duplice: religiosa e scientifica: la prima si compie dal confessionale, specialmente, avviandole ad una vita veramente cristiana ed esemplare. La seconda si può effettuare imprestando o regalando libri adatti per spiegazioni; di più, facendo loro qualche piccola conferenza in cui si spiegherà ciò che praticamente devono fare. Che se invece fossero già formate, basterà esporre


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la propria organizzazione catechistica e dare qualche avviso pratico.




26 Cf Pio X, Acerbo Nimis, op. cit., p. 274.



27 Cf ATP, n. 94, nota 2.






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