Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giacomo Alberione, SSP
Appunti di Teologia Pastorale - II edizione

IntraText CT - Lettura del testo
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

- 368 -


Cose particolari. Qui si notano le qualità che deve avere una chiesa. Sopra si è detto che una chiesa deve essere per quanto è possibile artistica: ora si aggiungono diverse altre qualità, che si possono riassumere in una parola: la chiesa ha da essere pratica. Lo si è detto: essa non è un oggetto di ammirazione, ma un luogo che deve servire al popolo. Spiegando più chiaramente questo pensiero: la chiesa sia: a) Ampia: cioè tale da poter contenere comodamente tutta la popolazione, che suole accedervi nelle circostanze ordinarie e solenni. Né solo deve bastare alle donne, come sopra si è notato: ma abbiano pure un posto conveniente e distinto i fanciulli, le fanciulle, gli uomini. Con ciò non si vuole dire che ogni parrocchia debba essere ampia quanto una cattedrale, poiché la mancanza di spazio spesso è causata dal non aver provveduto per tempo e con criterio ad una razionale collocazione e costruzione delle diverse parti (cappelle laterali, coro, presbiterio, pulpito).

b) La chiesa sia igienica: collocata cioè in luogo sano; provveduta di finestre grandi e numerose; coperta da tetto forte e ben costruito; colla volta ricoperta da uno strato di cemento o catrame, ad evitare ogni guasto alle pitture nella eventualità di rotture al tetto; facili ad essere conservate pulite tutte le parti e più il pavimento, che deve potersi lavare.

c) Possa servire facilmente allo scopo; cioè abbia il pulpito collocato in modo che il predicatore possa dominare coll’occhio tutto l’uditorio e questo possa udirne bene la voce. I confessionali non siano nascosti alla vista del popolo, siano in numero conveniente per gli uomini e per le donne, non occupino uno spazio troppo ampio, siano comodi per il confessore e per i


- 369 -


penitenti. Lo stesso spazio d’una chiesa, mentre coi banchi massicci e vecchi riusciva appena a contenere quattrocento persone, con banchi più adatti ora ne può contenere sino a ottocento. Alcuni suggeriscono di far un coro molto ristretto: molte chiese fuori d’Italia ne sono prive del tutto ed i cantori hanno posto nel presbiterio, o sull’orchestra, o in una cappella laterale; e veramente il sacerdote dal coro non ha spesso che disturbi. Tutti poi notano essere assai importante che nella chiesa non vi siano troppi angoli, nascondigli, bugigattoli: apporterebbero sempre noie.

d) È pure di grande importanza che le chiese siano sempre bene illuminate anche nelle ore del mattino e della sera. Così pure giova provvedere che durante l’estate possano conservarsi piuttosto fresche e nell’inverno vengano riscaldate. Le invenzioni moderne permettono di procurare queste tre comodità anche con spesa relativamente piccola.

e) È pessimo abuso quello di acquistare ad ogni istante tappezzerie, addobbi, quadri, statue, paramenta senz’arte e senza pregio. Sono cose che spesso più che ornare coprono le linee architettoniche forse assai belle della chiesa e qualche volta anche dipinti artistici e ricchi oggetti. Qui vale la regola: poco, ma buono; se non si possiedono le somme necessarie si attenda ancora; è noto il proverbio: chi più spende meno spende.




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) © 1996-2005 EuloTech