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Giacomo Alberione, SSP Appunti di Teologia Pastorale - II edizione IntraText CT - Lettura del testo |
PRESENTAZIONE
Il motivo che giustifica la presente edizione degli Appunti di Teologia Pastorale (ATP) è da ricercarsi nell’intenzione di dare una sistemazione unitaria agli scritti di don Giacomo Alberione, e di cogliere così più facilmente le componenti essenziali del suo carisma.
Preceduta cronologicamente da un libretto intitolato La Beata Vergine delle Grazie,1 quest’opera segna l’inizio della produzione editoriale di don Alberione. Il libro, di cui possediamo tre edizioni (rispettivamente del 1912, 1915 e 1960),2 ci sembra uno dei frutti più significativi della prima fase della vita di don Alberione, caratterizzata dall’apostolato in parrocchia, a diretto contatto con i fedeli. È infatti dopo le sue prime esperienze pastorali in alcune zone dell’Albese e come formatore di chierici in seminario, che il giovane sacerdote decide di scrivere ATP.
Questo legame diretto con la pastorale, praticata in prima persona, non si ritroverà più così visibile nell’istituto della Società San Paolo, cui egli darà vita nel 1914 e il cui apostolato, centrato dapprima sulla Buona Stampa, verrà teorizzato e svolto successivamente tramite i diversi mezzi della comunicazione sociale. Precisare come don Alberione abbia maturato il passaggio da un ministero diretto e tradizionale a uno più indiretto e moderno, non è compito di questa introduzione.3 C’è tuttavia un’unità di fondo tra i due orientamenti, che merita di essere segnalata: la volontà di raggiungere nel modo migliore e più pieno le “anime”, abbracciandone il maggior numero possibile. Quest’unità può sintetizzarsi nell’espressione, classica per la intera Famiglia Paolina, di «carisma pastorale».
Lo spirito pastorale è dunque il criterio che ci consente di leggere e capire il pensiero, l’opera e le scelte di don Alberione, prima come sacerdote nella esperienza pastorale diretta, poi come educatore nella formazione dei seminaristi, infine come fondatore della Famiglia Paolina.