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Giacomo Alberione, SSP Appunti di Teologia Pastorale - II edizione IntraText CT - Lettura del testo |
§ 5. – Relazione tra parroco e persone di servizio
Ben difficile è trovare persona di servizio conveniente ad una canonica; giacché deve essere fornita di molte qualità. Si richiede in essa una virtù a tutta prova, che sia intelligente, cautissima nel parlare, prudente, abile per una casa dove può convenire tanta diversità di persone ed occorrere un numero notevole di svariate occupazioni. Tuttavia è importante trovarla, giacché così il Sacerdote, potendo fidarsi di essa, sarà più libero nei suoi lavori, sarà certo che non manifesterà alla popolazione ciò che non desidera che si sappia, ecc. Avutala però ed esperimentatala, egli, pure esercitando un’alta sorveglianza, dovrà lasciarle una certa libertà per ciò che riguarda il suo uffizio, non pretendendo di pedinarla in ogni minima cosa riguardante le spese, la cucina, il pollaio, l’orto, ecc. Se questa persona avrà in venerazione i sacerdoti della canonica, ne parlerà sempre con ogni rispetto: se sarà assidua ai sacramenti, darà buon esempio: se non la si lascierà dominare su tutti e su tutto, ma starà a suo posto, più facilmente il parroco si concilierà la necessaria confidenza, e l’affezione del popolo e del clero della canonica, della parrocchia, dei paesi vicini.9
(Altre cose a questo riguardo si sono dette altrove).