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Giacomo Alberione, SSP
Appunti di Teologia Pastorale - II edizione

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§ 4. – Vespri

Vi sono parroci che credono meglio al vespro sostituire il Rosario: perché, dicono, mancano i cantori; dove poi vi sono, il numero di chi canta è ben piccolo... gli altri o stanno in piazza, o dormono, o parlano... Il Rosario invece si può recitare da tutti: specialmente se tra i diversi misteri si pone il canto


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del Lodato... diventa più attraente. Le ragioni di costoro sono gravi e specialmente parlano le prove da essi fatte.

Non si può tuttavia negare che si potrebbe addestrare la maggior parte del popolo al canto, facendo imparare a tutti i ragazzi e le ragazze del catechismo i cinque o sei salmi più ordinari... Una prova fatta ogni volta, prima o dopo il catechismo, da tutti insieme, alletta i giovani e riesce all’effetto.

Di più: siccome l’uso più generale e la pratica della Chiesa preferisce i vespri, sarà meglio non introdurre la pratica del Rosario senza matura ponderazione, senza una vera necessità e senza l’assenso dell’autorità legittima.




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