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2.
[01] Qui sta appunto la più bella
gloria di San Paolo! Egli ebbe
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uno zelo ardente. Il suo ardore l'aveva mostrato quando
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per zelo della legge eccitò alla persecuzione contro Santo Stefano: non
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potendo allora lapidare custodiva le vesti55 e incoraggiava i
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persecutori. Convertitosi, lo zelo suo divenne passione ardentissima.
[06] Non lo arrestarono le persecuzioni a Damasco,
a Gerusalemme,
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a Listri, a Tessalonica, ad Antiochia, a Roma. – Uno
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zelo prudente: sapeva fuggire quando era tempo, come
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a Damasco; sapeva affrontare quando occorreva come a
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Gerusalemme; agli Ebrei portava gli argomenti tratti dalla
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Sacra Scrittura perché essi vi credevano, innanzi all'Areopago
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prese56 gl'argomenti dalla ragione, citò uno dei loro poeti57:
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anzi, siccome era proibito portare una divinità nuova o
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far contro gli Dei (cose che avevano costata la vita ad Anassagora
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ed a Socrate) sotto pena di morte egli disse che era
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venuto a predicare il Dio ignoto da essi adorato. Fu instancabile:
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quanto più il corpo si indeboliva sotto i colpi delle persecuzioni, delle
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fatiche, dei disagi, delle catene, tanto più l'anima sembrava ringiovanirsi
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di vita nuova. Nella lettera scritta dal Concilio di Gerusalemme
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ai convertiti dal gentilesimo ad Antiochia, Siria e Cilicia, quel venerando
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consesso di Apostoli dice: Abbiamo giudicato bene di mandare a voi
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Paolo e Barnaba, uomini a noi carissimi, che sacrificarono la vita
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per il nome di Nostro Signore Gesù Cristo58. Testimonianza più bella
non si potrebbe desiderare.
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