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Sac. Giacomo Alberione, Primo Maestro della Pia Società San Paolo
Oportet orare

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b) Viatico.

            b) Viatico. Il confessore esorterà a ricevere il S. Viatico.

            Si consolerà egli nel sentire che fra poco Gesù partirà dal Tabernacolo, e, con somma degnazione, verrà a lui per confortarlo? Fosse vero! Il pensare al Viatico quanti ricordi amari gli suscita! E le mie Messe, riflette, come le ho sentite? come le ho celebrate? Quante volte ho detto: «Introibo ad altare Dei»!18 e con che cuore, con che intenzione, con che preparazione? E le mie Comunioni come sono state? Mi ha giovato la preghiera: «Domine, non sum dignus ut intres sub tectum meum, sed tantum dic verbo et sanabitur anima mea»?19 È stata sanata l'anima mia o è più malata adesso che non quando ho fatto la prima Comunione? Fossi morto dopo di essa!... fossi morto dopo quella confessione!... Gesù adesso viene a me; ma io gli ero così avaro di visite! Gesù viene a me pel suo grande amore; ma io quanto ero freddo nel predicare di lui, nel condurgli le anime alla Comunione!...

            Al contrario: quanto è felice e consolante



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l’incontro fra Gesù e l’anima per il sacerdote fedele, il religioso fervente! Un sacerdote divotissimo dell'Eucarestia, arrivato il Viatico portato dal confratello, si pose a sedere sul letto e disse: Lasciatemi toccare ancora una volta questa pisside, che era il mio amore, quest'Ostia, che occupava tutto il mio cuore! E volle ancora una volta assaporare la dolcezza di toccare i vasi sacri e di mirare con i suoi occhi le Ostie Sante, ripetendo tre volte, riguardando le Ostie: «Domine, non sum dignus ut intres sub tectum meum, sed tantum dic verbo et sanabitur anima mea». In Te, Gesù, sarà sanata questa inferma, in Te, Gesù, risurrezione e vita, per questo corpo che sta disfacendosi sotto i violenti colpi del male. «O sacrum convivium, in quo Christus sumitur, recolitur memoria passionis ejus, mens impletur gratia, et futurae gloriae nobis pignus datur»20.

            Sembra che Gesù dica: Vengo a te, che venisti a me: «Infirmus (eram), et visitastis me: in carcere eram et venistis ad me»21. Ricordo le tue sante Messe, ricordo le tue Visite, ricordo le tue Comunioni. Tante volte mi hai chiamato, invocato per questo gran momento: ed ecco che io sono qui con te. Sono



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lo sposo, sono il fratello, sono il padre, sono l'amico! Ora, la tua consolazione ed il tuo conforto; fra poco, giudice e giusto rimuneratore; in eterno, tuo premio, tua luce, tua gioia. Non temere, sono con te... compisci nella pazienza nel dolore e nella carità la corona che ti è oramai vicina!

            E il sacerdote tiepido? Poco o niente preparato; al momento di ricevere la Comunione ancor tutto preoccupato del male; quasi tremante, al leggere nel volto di Gesù che arriva, un rimprovero; impaziente perché si voglia precipitar così come se già fosse agli estremi. Ricordo che ad un sacerdote di questa fatta si dovette recitar sottovoce la formula: «Accipe, frater, Viaticum Domini nostri Jesu Christi»22; quasi ad illuderlo che non si trattasse già del Viatico, ma di una Comunione di devozione, e per dar buon esempio. E forse si illude davvero: Ritornando alla chiesa, quando dovrò di nuovo celebrare e comunicare, nella Visita al SS. Sacramento, sarò più fervente. Preghiamo Iddio a voler accogliere, in luogo dell'opera che non si potrà più compiere, il desiderio.

            Chi riceverà bene il santo Viatico? Chi si comunicò bene in vita; chi celebrò e ascoltò



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bene la S. Messa; chi visitò con amore Gesù Cristo Sacramentato.

            Ma non c'è tempo da perdere: occorre far presto, ed i circostanti se ne accorgono, il male accenna sempre più ad aggravarsi, forse sta per perdere l'uso dei sensi.

 

           




18 Ps. XLII, 4. “Verrò all’altare di Dio.

19 Messale Romano, Canone. Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; ma di’ una sola parola e l’anima mia sarà sanata.

20 Rituale Romano. “O sacro convito, nel quale ci si ciba di Cristo, si fa memoria della sua passione, la mente si riempie di grazia, e ci vien dato il pegno della gloria futura.

21 Matth. XXV, 36. “(Ero) malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.

22 Rituale Romano. Ricevi, fratello, il viatico del Signore nostro Gesù Cristo.




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