Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Sac. Giacomo Alberione, Primo Maestro della Pia Società San Paolo
Oportet orare

IntraText CT - Lettura del testo
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

- 133 -


«Proficiscere, anima christiana, de hoc mundo»

                   «Proficiscere, anima christiana, de hoc mundo»25. Quale colpo sulla testa sente quel moribondo, quando incomincia questa preghiera?! Anima, è tempo! quel che è fatto è fatto; occorre partire. Raccogli i tuoi meriti e parti con essi, per mostrarli al tribunale di Dio ed avere un premio eterno. Ma se devi portare con te tante responsabilità e negligenze? Se hai amato così poco Iddio? se da ogni punto della vita si alzano voci di rimprovero? Ma, parti, è tempo!

            Già la testa non regge più; già il povero infermo ben poco sente e riconosce. Il sacerdote che assiste continua le industrie della sua carità, e suggerisce parole e sentimenti opportuni. Ma chissà che frutto faranno! Quale agitazione, con quel po' di coscienza che rimane, vi è in quel cuore! «Dovermi incontrare con quel Dio che ho amato così poco; a cui avevo fatto promesse così sacre; con cui mi sono intrattenuto freddamente; di cui abbreviavo



- 134 -


134

 

più che potevo la compagnia! Non l'ho cercato, e adesso lo troverò? Ho trovato tedioso il parlare con Dio, ed ora egli mi concederà di stare sempre con lui? Non ho mai destinato un tempo in cui riflettere seriamente alla vita mia, ed ora il Signore mi vorrà ancor dare qualche mese

            Dio voglia, che si affacci almeno a quel moribondo la luce di Maria! che venga a consolare quest'anima, e almeno a darle le disposizioni di dolore e di pentimento quali sono necessarie per ottenere il perdono generale. La divozione alla Madonna assicura la sua assistenza in morte. Ma questo tiepido: come predicò la Madonna? come scrisse della Madonna? come imitò la Madonna? come pregò la Madonna? Si fa in morte secondo le abitudini della vita. L'abitudine di costui era la freddezza; e, purtroppo, dobbiamo aspettarci che egli faccia in morte come in vita; anzi in morte un po' meno di quanto fece in vita. Come la vita così la nostra fine, che è l'ultimo tratto del pellegrinaggio terrestre.

            Non si può continuare ad abusare e ributtare le grazie e trovare poi abbondanza di grazie alla fine.

            Mettiamoci innanzi a Gesù Crocifisso; discendiamo nella nostra anima; esaminiamoci senza voler scusare noi stessi. Siamo molto sinceri



- 135 -


135

 

nel riconoscere il nostro stato. Ammettiamo quello che è; cerchiamo di conoscerci come ci conosceremo al lume dell'ultima candela; prendiamo quelle risoluzioni che per divina misericordia, con la grazia del Cuore di Gesù, la coscienza stessa ci suggerirà.

            Il tiepido è raffigurato in quelle vergini stolte, di cui parla il Vangelo. «Dormitaverunt... et dormierunt»26. Venne lo sposo, ed esse, in grande affanno per l'ora imprevista, per le lampade vuote, correre dalle prudenti: «Date nobis de oleo vestro, quia lampades nostrae exstinguuntur»27. Ma non ne ottennero; e fra l'andare al negozio e il mettersi gli abiti da nozze, passò il tempo. Quando, finalmente, picchiarono per far aprire, sentirono rispondersi: «Nescio vos»28. Il Signore nostro Gesù Maestro, che narrò questa parabola così espressiva, ci riveli bene il senso di quelle due parole: «Dormitaverunt... et dormierunt». La conclusione è chiarissima: «Vegliate adunque, perché ignorate il giorno e l'ora»29.

 

            Sia lodato Gesù Cristo.

 



- 136 -


136

 




25 Rituale Romano. Parti, anima cristiana, da questo mondo.

26 Matth. XXV, 5. “Si assopirono tutte e dormirono.

27 Matth. XXV, 8. Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono.

28 Matth. XXV, 12. “Non vi conosco.

29 Matt. XXV, 13.




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) © 1996-2005 EuloTech