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Sac. Giacomo Alberione, Primo Maestro della Pia Società San Paolo Oportet orare IntraText CT - Lettura del testo |
a) Nel dannato.
a) Nel dannato. Il dannato soffre
e soffrirà sempre. I suoi occhi sono pieni di fuoco, i suoi
orecchi rintronati di urla e di bestemmie, la sua gola avrà una fame canina, la sua lingua è rosa da vermi, il suo cuore lacerato dal verme del rimorso, il suo corpo tutto un dolore... Ma fino a quando? per sempre! E non verrà mai a mutarsi, a mitigarsi quel complesso di supplizi? Vi sarà un qualche momento di sollievo almeno? Mai, mai!
Anzi, l'eternità gli pesa addosso tutta assieme, in ogni istante. Dice il B. Cafasso: Se vi fosse una gran palla di ferro, perfettamente sferica, poggiata sopra un piano perfettamente levigato, essa premerebbe col suo peso totale tutta su un solo punto. Così è dell'eternità: pesa tutta, sempre, sopra il cuore dell'infelice dannato: egli è come schiacciato sotto la pressione penosa.
Il cielo è chiuso, il fuoco acceso, il suo patire senza merito.