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Sac. Giacomo Alberione, Primo Maestro della Pia Società San Paolo Oportet orare IntraText CT - Lettura del testo |
III. – Mezzi.
a) Formare idee buone per aver azioni buone.
a) Formare idee buone per aver azioni
buone. Nel libro ammirabile, «Il governo di se stesso» si inculca questa
massima: «formare buone idee per compiere buone azioni». Le idee sono i semi
delle opere. Da buoni pensieri
vengono le virtù, come tanti frutti; da cattivi principi dipendono i vizi. Si opera come si pensa.
I grandi rivolgimenti sociali, sia in edificazione che in distruzione, furono preceduti dalla divulgazione di sistemi filosofici, da idee sociali, da principi religiosi, disseminati, predicati alle masse popolari.
La storia degli individui rassomiglia alla storia dei popoli.
È necessario perciò fare ogni giorno la meditazione, poiché in essa i lumi di Dio si irradiano all'anima. Occorre meditare tanto le verità del S. Vangelo ed esserne così impregnati, da non sentire più le impressioni delle massime mondane.
Ancora: leggere buoni libri. Essi danno un cibo sostanzioso all'anima. Le verità direttive della vita, per mezzo delle letture sane, si radicano profondamente nell'anima. Anzi giovano i libri di Teologia e di Filosofia, ma vi sono letture sussidiarie che ne sviluppano ed allargano le benefiche conseguenze. Le vite dei Santi, gli esempi e le biografie di uomini grandi, i libri della storia, maestra della vita e luce di verità sono fra i più utili. Eccellente sopra tutti è la Sacra Scrittura, poiché qui alla forza buona della natura si unisce la potenza della grazia.
Le letture frivole, avventurose, romanzesche, ecc... rendono lo spirito vuoto, disorientato, e la vita diviene allora come una nave senza timone.
Il Vangelo possiede una virtù misteriosa ed una efficacia indefinibile, che si esercita sulle menti e sul cuore; si prova nel meditarlo ciò che si prova contemplando il cielo.