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Sac. Giacomo Alberione, Primo Maestro della Pia Società San Paolo Oportet orare IntraText CT - Lettura del testo |
Meditazione II. — LA MEDITAZIONE METODICA — Giorno IV.
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Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi e non si ferma nella via dei peccatori, né si pone a sedere sulla cattedra di pestilenza; ma trova il suo diletto nella legge del Signore, sulla quale va meditando giorno e notte. Egli è come l'albero piantato lungo le correnti delle acque che a suo tempo non mancherà di dare il suo frutto. Le sue foglie non cadono, e tutto quello che egli fa, riesce bene. Non così gli empi, non così! Essi sono come pula dispersa dal vento. Perciò non reggeranno gli empi nel giudizio, né i peccatori nell'assemblea dei giusti; perché il Signore prende a cuore la via dei giusti, e la strada degli empi finisce nella perdizione.
(Sal. I).
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Dalla meditazione continua, che è come un frutto, discendiamo a considerare
la radice e la pianta. La meditazione continua è un vivere abitualmente sotto
la luce celeste di certi principi e verità soprannaturali; ma la meditazione
come esercizio metodico, fatto secondo norme determinate, si paragona all'atto
di accendere la lucerna e porla sul candelabro perché illumini.
Infatti l'orazione mentale, elevatio mentis in Deum, è triplice: meditazione, contemplazione ascetica, contemplazione mistica.