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Sac. Giacomo Alberione, Primo Maestro della Pia Società San Paolo Oportet orare IntraText CT - Lettura del testo |
c) Come fare l'esame di coscienza.
c) Come fare l'esame di coscienza. Vi è l’esame di coscienza degli Esercizi Sp.: esso si estende da gli ultimi Esercizi Sp. ben fatti, sino ai prossimi Esercizi.
Vi è l'esame di coscienza del Ritiro mensile: esso si estende a tutto il mese che è passato, e a tutto il mese che si incomincia.
Vi è l’esame di coscienza per la confessione settimanale: esso comprende e la settimana che termina e la settimana che ci sta innanzi.
Vi è l’esame di coscienza quotidiano: esso guarda al giorno che si
principia, al giorno in corso, al giorno che finisce. Infatti è un esame
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preventivo al mattino per fissare i propositi prevedendo ciò che occorrerà nella giornata; è un esame a mezzo il cammino della giornata per controllare come essa passi; è un esame consultivo alla sera per chiudere la giornata nel dolore e nell'amore.
Sempre il nostro esame ha due scopi: rimediare al male commesso; e preparare un anno, un mese, una settimana, un giorno più santo, virtuoso.
Il nostro esame sia completo; si estenda cioè: alla mente per conoscere i nostri pensieri e rendere sempre più sapienti i nostri giudizi, ragionamenti, principii di vita. Si estenda alla volontà per conoscere sempre meglio le virtù che già vi sono, quelle che mancano, come acquistarle. Si estenda al cuore per scrutare lo stato di unione con Dio, lo spirito di preghiera, l'elevazione graduale della vita per vivere in Cristo.
Bene a proposito, tutti i libri di pietà, i maestri di spirito, il Diritto Canonico raccomandano l'esame di coscienza. Pio X nella sua «Exortatio ad Clerum» tanto vi insiste.
«Vigilate et orate»: esame su di noi e preghiera fervente a Dio.
Sia lodato Gesù Cristo.
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