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Sac. Giacomo Alberione, Primo Maestro della Pia Società San Paolo Oportet orare IntraText CT - Lettura del testo |
a) «Ego sum via»: esercizio della volontà.
a) «Ego sum via»: esercizio della volontà.
Il primo pensiero, o proposizione finale, o frutto da ricavare si è:
fissare la risoluzione, cui si vuole giungere. Il fine è «primum in
intentione, ultimum in executione»a. Ognuno ha da ricordare i propositi degli Esercizi SS., o della
Confessione, o dell'esame di coscienza; il suo programma anzi di vita
spirituale. Siamo infatti alla meditazione, non alla istruzione. Determinato il
fine di risvegliare, accendere la volontà ed il cuore su un punto determinato,
sceglierà il tema, il libro, la materia, le preghiere per la sua meditazione.
Poi viene la preghiera allo Spirito Santo, alla S. Madonna, al Divino Maestro: doce nos orare.
Dopo
questi preamboli fissiamo l'argomento: la fede, la speranza, la pazienza, la
carità, lo zelo, le virtù quotidiane, ecc. ecc.; veniamo a vederle nelle loro
applicazioni e nel quotidiano esercizio. Le consideriamo nelle difficoltà,
nelle esperienze, nella vita dei Santi. Specialmente: le rileviamo in una
massima di fede o di morale; le vediamo in un fatto della vita di Gesù, dei
Santi, della storia della Chiesa; le scegliamo fra le virtù teologali,
religiose, morali, fra i doveri dello stato, fra i comandamenti di Dio ed i
consigli evangelici. Ci possiamo molto utilmente giovare
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dei libri: Sacra Scrittura, scegliendo specialmente il Nuovo Testamento, ed i libri sapienziali dell'Antico Testamento. Utili sono i libri morali ed ascetici dei Santi Padri, dei Dottori della Chiesa, dei Santi; e tra questi S. Alfonso, il B. Cafasso, S. Agostino, Krust, Chaignon, Hamon, Spinola, Pincelli, hanno scritto libri bellissimi.
Alcuni autori chiamano questo primo punto «Esercizio della memoria».