Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Sac. Giacomo Alberione, Primo Maestro della Pia Società San Paolo
Oportet orare

IntraText CT - Lettura del testo
Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

- 363 -


ORATIO SANCTI AUGUSTINII

 

            Piissime Domine, qui sic amasti et salvasti, sic vivificasti, et sublimasti, piissime Domine, quam dulcis est memoria tui! Quanto magis in te meditor, tanto es mihi dulcior et amabilior. Idcirco delectant me valde bona tua puro mentis intuitu, et dulcissimo pii amoris affectu, in loco peregrinationis meae, juxta modulum meum. Interim, quamdiu his fragilibus subsisto membris, miram tui dilectionem et pulchritudinem indesinenter cupio desiderare et considerare: tuae enim charitatis jaculo vulneratus sum, tui vehementer desiderio flagro, ad te venire cupio, te videre desidero. Idcirco super custodiam meam stabo, et vigilantibus oculis psallam spiritu, psallam et mente, et totis viribus meis te factorem et refectorem mei collaudo. Polum penetrabo mente, et desiderio tecum ero, ut in praesenti quidem miseria solo corpore tenear, tecum autem cogitatione et aviditate, atque omni desiderio sim semper, quatenus ibi sit cor meum ubi tu es, thesaurus meus desiderabilis, incomparabilis, multumque amabilis.

 




I “Signore amorosissimo, che (mi) hai così amato, così salvato, così vivificato, e così innalzato, clementissimo Signore, quanto dolce è il ricordo di te! Quanto più resto in te pensandoti, tanto più mi riesci dolce e amabile. Perciò mi rallegrano fortemente i tuoi beni al primo sguardo della mente, e per il dolcissimo sentimento di puro amore, nel luogo del mio pellegrinare, secondo la mia piccola misura. Intanto, finché dimoro in queste fragili membra, bramo senza fine desiderare e considerare il mirabile tuo amore e la tua bellezza: infatti sono stato colpito dal dardo del tuo amore, ardo fortemente del desiderio di te, desidero giungere a te, desidero vedere te. Pertanto, resterò oltre la mia vigilanza, e con occhi attenti canterò nello spirito, canterò anche con la mente; e con tutte le mie forze lodo te che mi hai creato e ricreato. Penetrerò il cielo con la mente, e nel desiderio sarò con te, affinché solo col corpo io sia tenuto nella presente miseria, ma col pensiero e con ardore e con ogni desiderio io resti sempre con te, cosicché il mio cuore stia dove sei tu, tesoro mio desiderabile, incomparabile, e molto amabile”.




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) © 1996-2005 EuloTech