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Sac. Giacomo Alberione, Primo Maestro della Pia Società San Paolo Oportet orare IntraText CT - Lettura del testo |
a) Preghiamo meglio.
a) Preghiamo meglio. Sembra che
facciamo un circolo vizioso, ma non lo è. Bisogna che noi ricordiamo la
promessa di Dio: «Effundam spiritum gratiae et precum», lo spirito di preghiera, lo spirito di
orazione. Chiediamolo al nostro modello di orazione, Gesù: «Domine, doce
nos orare»6,
Maestro, insegnaci a pregare. E Gesù, che per trent'anni raccolto nella sua vita
privata, e tre nella sua vita pubblica, si ritirava in disparte, «et erat pernoctans in oratione Dei»7, ci insegnerà come pregare, come essere accetti
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a Dio. Specialmente recitare il primo mistero doloroso, ove si contempla l'orazione ed il sudore di Gesù nell'orto.
Preghiamo tanto il Maestro Gesù, che dalla croce supplichi il Padre che ci insegni la preghiera. Ricordiamo che Gesù è «semper vivens ad interpellandum pro nobis»8 nel Tabernacolo. Modello di orazione è il Divino Abitatore del Tabernacolo. Egli nelle notti lunghe e nelle giornate in cui rimane solitario nella chiesa, continuamente mostra al Padre Celeste le ferite delle sue mani e dei suoi piedi: prega per noi. Chiediamogli lo spirito di orazione eucaristica.
Modello di preghiera è la SS. Vergine: mentre bambina sembrava riposare
nella sua culla, il suo cuore vegliava presso Dio. Contempliamo Maria ritirata
nel Tempio, Maria sorpresa dall'Angelo nell'Annunciazione mentre meditava le
Scritture, Maria che passava tanto tempo in preghiera, particolarmente al
presepio e nella fuga in Egitto e nella dimora a Nazaret e durante la vita
pubblica di Gesù e ai piedi della Croce e al Cenacolo per attendere lo Spirito
Santo e poi innanzi al Sacramento di amore, quando S. Giovanni celebrava o
aveva celebrato. Maria in Cielo
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continuamente prega Iddio per noi. Ci dia lo spirito di orazione.
Se avrete ottenuto questa grazia, avrete trovato non una grazia, ma la chiave delle grazie; non un tesoro, ma la chiave dei tesori, la fonte inesauribile dei tesori di Dio.
Chiediamo lo spirito di preghiera a San Paolo. Quando Anania si dimostrava dubbioso di andare a trovare Paolo, dopo l'apparizione di Damasco, perché temeva di lui, Iddio gli diede un segno per conoscere l'Apostolo: «Ecce enim orat»9, ecco, lo troverai in preghiera. E quello che fu l'inizio della sua vita novella, durò sempre e durante i giorni e le notti, e quando si trovava sul mare e quando si trovava nelle carceri, e quando doveva faticare per provvedere il pane a sé e quando si trasportava di posto in posto nei suoi lunghissimi viaggi, e quando predicava e quando aveva con sé i fedeli, e quando si trovava solitario, pregava e scriveva. Domandiamo a S. Paolo, nostro Padre, lo spirito di preghiera.