Biblioteca Digitale IntraText S. Alfonso Maria de Liguori Opera omnia italiane Copertina | Indici opere: alfabetico - cronologico - tematico | Indici lettere: data - destinatario - volume | Aiuto |
delle Opera Omnia di S. Alfonso 1. L'Opera Omnia di S. Alfonso M. de Liguori (Marietti, Torino) e Pio Brunone Lanteri Pio Brunone Pancrazio Lanteri (12.5.1759 - 5.8.1826) fu sacerdote pio, che si formò alla scuola del p. Nicola De Diessbach, gesuita rimasto a Torino dopo la soppressione dell'ordine. Il Diessbach (1732 - 1798), visto il vento che soffiava dalla Francia, aveva fondato, nel 1779 circa, a Torino una associazione segreta, intitolata Amicizia Cristiana, per controbattere le società segrete, come la Massoneria e gli Illuministi bavaresi, per l'elevazione spirituale, morale e culturale degli iscritti e per la diffusione di solide pubblicazioni cattoliche. A questa associazione si iscrisse il Lanteri e così ebbe la possibilità di conoscere p. Luigi Virginio, anch'egli gesuita della diaspora, Luigi Guala, Giuseppe Cafasso ed altri. Nel 1776 già il Diessbach lanciò la prima sottoscrizione per sei volumi annui presso i librai di ben trentadue città italiane e non passarono due anni che uscì la prima serie di volumi. Nel 1782 il Diessbach andò a Vienna per preparare l'incontro di Pio VI con l'imperatore d'Austria Giuseppe II e portò con sé il Virginio e il Lanteri. Lì il Lanteri ebbe l'occasione di lottare il febronianesimo di Valentino Eybel, professore di quella università, e conoscere S. Clemente Maria Hofbauer, redentorista, a cui si rivolse per consigli. Il Diessbach rimase a Vienna, mentre il Lanteri ritornò a Torino a continuare l'opera del maestro sotto la direzione di p. Luigi Virginio, che ne prese il posto. Con la morte del Virgilio, avvenuta nel dicembre 1805, il Lanteri assunse la direzione dell'Amicizia, già assai diffusa in Italia, Svizzera, Austria, Russia ed ebbe come collaboratore il teologo Luigi Guala. Nel frattempo agli Amici Cristiani si erano aggiunte le Amiche Cristiane. Benché gran parte del clero subalpino era iscritto all'Amicizia Cristiana, il p, Diessbach creò anche l'Amicizia sacerdotale, che venne sviluppata dal Lanteri verso il 1800 e divenne una scuola di santità. Tra i membri e i promotori di queste due società il Lanteri ne inserì ancora un'altra, l'Aa, di origine francese, di cui fu l'anima. L'Aa aveva il motto: cor unun et anima una e il programma di raccogliere una ventina di chierici e di giovani sacerdoti per avviarli alla perfezione sacerdotale. In questo cenacolo si formarono Luigi Guala, il Craveri, Prospero (Luigi) Taparelli D'Azeglio, Giovanni Pavone, ed altri, studiando specialmente la morale di S. Alfonso per combattere il rigorismo. In questo ambiente nacque il Convitto Ecclesiastico, di cui il primo direttore fu il Guala. Questo fu il sostrato che portò il Lanteri ad altre attività collaterali del suo apostolato, che servirono di supporto alla principale, la predicazione degli esercizi spirituali. Una di queste attività collaterali, seguendo l'esempio del padre Diessbach, fu la diffusione della buona stampa, che sostenne impiegando un terzo della eredità ricevuta con la morte del padre. Attraverso la casa editrice Marietti di Torino l'Amicizia diffuse tra il 1820 e il 1828, per lo più gratuitamente, centinaia di migliaia di volumi tra cui diecimila in America. Ma soprattutto promosse la dottrina di sant'Alfonso contro il rigorismo morale, ancora molto diffuso in Piemonte e insegnato nell'università di Torino.. Tra i volumi diffusi bisogna inserire l'Opera Omnia di sant'Alfonso, che nella prima edizione uscì in 68 volumi divisi in tre classi di materie - ascetiche, morali e dogmatiche - (27 nella Classe prima, Opere ascetiche, 29 nella Classe seconda, Opere morali; 12 nella Classe terza, Opere dogmatiche), con una tiratura di millecinquecento copie fu pubblicata tra il 1824 e il 1829. Dopo l'uscita dei primi volumi il papa Leone XII inviò il 19 febbraio 1825 un Breve al Marietti, lodando l'iniziativa e la stessa cosa fece poi Pio IX Il 12 luglio 1847. Nel 1830 furono aggiunti tre volumi supplementari con opere circa la vita e la dottrina di Alfonso. Vista la fortuna che ebbe la prima edizione, il Marietti, anche dopo la morte del Lanteri avvenuta il 5 agosto 1830, non finita di stampare del tutto la prima edizione, di cui già molti volumi erano esauriti, fece uscire una seconda edizione in cinquantotto volumi tra 1826 e 1833, con una tiratura di milleduecento copie e una terza edizione tra il 1845 e il 1848, realizzata in nove volumi per complessive ottomilaseicentoquaranta pagine su due colonne, con una tiratura di mille copie. A questa edizione ne seguirono altre stereotipate. Quella del 1887 (Torino) è l'ultima ristampa delle Opera omnia di S. Alfonso pubblicata da Giacinto Marietti. L'iniziativa del Marietti non fu più ripetuta. I Redentoristi tentarono per ben due volte negli anni '30 e '60 di curare un'edizione critica, che non arrivò mai alla fine. p. Giuseppe Russo cssr. ----------------------------------- N. B.- Bibliotheca Sanctorum, voce: Lanteri Pio Brunone Lanteri G. Orlandi: La recezione della dottrina morale di S. Alfonso M. de Liguori in Italia durante la restaurazione, "Spicilegium Historicum", anno XLV, 1997, fasc. 1-2. pp.362-378. 2. Le edizioni di Marietti 2.1 Prima edizione di Giacinto Marietti a Torino 1825-1827 La prima edizione apparve tra il 1824 e il 1827 in 70 volumi in 12°, divisi in tre classi: ascetiche, morali, dommatiche, aventi ciascuna una numerazione particolare. Dalle note conservate nell'Archivio Generale Redentorista di Roma si sa che furono tirati 1500 esemplari. Questa edizione ebbe l'icoraggiamento di Pio Brunone Lanteri, fondatore degli Oblati di Maria Vergine e continuatore dell'opera di Nicola Diesbach S. J., che aveva fondato a Torino la società de L'Amicizia Cristiana per la diffusione dei buoni libri, particolarmente quelli di S. Alfonso. Il papa Leone XII onorò questa pubblicazione del Marietti con un Breve in data 19 febbraio 1825 e inviò all'editore una medaglia d'oro. 2.2 Seconda edizione di Giacinto Marietti a Torino 1826-1833 Fu pubblicata in 58 volumi in 12° per circa 1200 esemplari, con numerazione continua per tutta la raccolta. I primi 20 volumi contengono le opere ascetiche; i volumi 21-49 le opere di teologia morale e gli ultimi 9 contengono le opere dogmatiche e la Vita di S. Alfonso del Giattini. 2.3 Edizione stereotipa di Giacinto Marietti a Torino 1845-1848 L'edizione stereotipa di Torino, iniziata nel 1845, comprende 9 volumi in 8° a due colonne; quattro volumi per le opere ascetiche, quattro per quelle morali e uno per le opere dogmatiche. Nel 1848 questa edizione, fatta in 1000 esemplari, era completata. Si ebbero tra il 1857 e il 1887 delle riedizioni parziali e nel 1857 vi si aggiunse come X volume la biografia scritta dal Tannoia Della vita ed Istituto di S. Alfonso Maria de Liguori, rivista e corretta dal P. A. Chiletti, CSSR. I nove volumi delle opere di S. Alfonso riempiono 8640 pagine. Pio IX onorò questa nuova edizione con un Breve pubblicato in calce al volume III e in testa al volume VII. E questo non fu il solo incoraggiamento della S. Sede all'editore Marietti. Questi assicura che egli fu onorato dai "conforti raccolti dal labbro e dalla penna d'alcuni di que' Sommi Pastori quasi ad ogni ristampa" (vol. III, in fine)
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