34 - Lettera di risposta contro la Lettera apologetica in difesa della Dissertazione sopra l’abuso di maledire i Morti.

Edizioni contemporanee a S. Alfonso

1758, s. l., s. d., in 12°, pp. 21

Nell’Avvertenza del 1757 (cfr. opera n. 33), S. Alfonso aveva dichiarato che non avrebbe più scritto sulla maledizione dei morti, ma fu costretto dal suo avversario a rivedere questa decisione. La risposta del Santo era appena apparsa nell’Istruzione e Pratica che subito il P. Dandolfo replica con una nuova Lettera apologetica contro la risposta fatta alla dissertazione sopra l’abuso di maledire i morti. (Napoli, Gessari, 1758).

Questa Lettera, secondo S. Alfonso, conteneva degli errori considerevoli; l’abate di Materdomini, Barthélémy di Marco, si impegnerà a leggere al pubblico una nuova confutazione di quello che aveva in precedenza comunicato. Questo scritto, apparso sotto forma di opuscolo di 21 pagine in 12°, non cita né il luogo dell’edizione né il nome dell’editore, né la data. Siccome la lettera dell’abbate di Marco è del 14 giugno 1758, e il manoscritto che S. Alfonso gli aveva restituito era pronto per l’edizione, possiamo supporre che l’opuscolo in questione sia apparso negli ultimi mesi dello stesso anno. Non è stato ritrovato che un solo esemplare, conservato presso la biblioteca della casa generalizia dei Redentoristi a Roma; esso è riportato nel Catalogus operum impressorum del processo di canonizzazione 1803, (n. V).

La dissertazione riappare, nel suo testo originale, agli inizi del 1759 nella 2° edizione dell’Istruzione e Pratica e nel 1760, in latino, nell’appendice III della 4° edizione della Theologia Moralis con il titolo di Epistola responsiva adversus Epistolam apologeticam scriptam in propugnationem dissertationis quae abusu mortuis maledicendi prodiit. In seguito essa appare in latino nell’ambito della Theologia Moralis nel Tractatus de secundo proecepto decalogi,e, in italiano, nella Pratica grande subito dopo il capitolo della Bestemmia.

Nelle edizioni più recenti di quest’ultimo lavoro, un Avvertimento di S. Alfonso (riportato dal Dandolfo nella Lettera Ipercritica) fa sapere che la sua confutazione ha suscitato una nuova risposta. Si tratta della Lettera Ipercritica in Disamina della Risposta data fuori contra la Lettera Apologetica scritta in difesa della dissertazione sopra l’Abuso di maledire i Morti, (Napoli, Gessari, 1759). Questa volta si decide definitivamente a non rispondere più, ma ci tiene a sottolineare che il suo silenzio non deve essere interpretato come un segno di accondiscendenza alle obiezioni che gli sono state mosse. Nell’inviare quest’opuscolo al Remondini per permetterne l’inserimento nella 2° edizione dell’Istruzione e Pratica, S. Alfonso gli scrive: "Questo foglio è breve, mi costò una gran fatica".

 

P. Maurice De Meulemeester

Bibliographie générale des écrivains rédemptoristes,

Louvain 1933, p. 95