71 - Confutazione di un altro libro francese intitolato: De la prèdication par l'auteur du Dictionnaire philosophique

Edizioni contemporanee a S. Alfonso

1767, Napoli, Di Domenico, in appendice a Verità della Fede.

Confutazione, apparsa in appendice alla Verità della Fede nel 1767 (cfr. opera n.69), di un opuscolo anonimo apparso a Parigi nel 1766, opera dell'abate Coyer, un letterato di second'ordine, autore del libro Bagatelles morales (1754), che ebbe un vero successo.

Molto preoccupato di apparire moderno e di mettersi nelle grazie dei nemici della religione, Coyer pensava con Helvétius che il progresso morale è in fondo una questione di buona amministrazione. A proposito della predicazione, egli sosteneva che essa può sì ottenere la conversione dello spirito, ma non quella del cuore e cercò di provarlo mostrando gli insuccessi della predicazione da Enos, al tempo di Caino, fino ai Gesuiti! Bisogna allora lasciare la cura di emendare i costumi ad un buon governo, che ricompensi i buoni e punisca i cattivi.

A proposito di questo libello, Voltaire, di cui Coyer ricercava l'amicizia, scriveva a Sèrvan, avvocato generale al parlamento di Grenoble (apr- 1766) "il libricino De la Prèdication è dell'abate Coyer, il quale vuole che noi al posto dei predicatori mettiamo dei censori... o forse si vuole solo divertire".

In questa Confutazione di otto pagine S. Alfonso condanna queste teorie ultra moderne e le smonta, provando l'utilità della predicazione cristiana attraverso la Scrittura e la storia dei primi secoli della Chiesa.

Angot des Rotours, nella sua biografia di S. Alfonso (Paris, 1903, p.123), scrive che il Santo, attribuì quest'opuscolo all'autore del Dictionnaire philosophique. Non è difficile comprenderlo quando si consulta il Dictionnaire des Anonymes di Barbier, (Paris, 1882), t. 3, p. 988), che segnala due edizioni del libello De la Prèdication. L'una, che reca come ditta "Veuve Duchesne, Paris-Londres", non fa alcuna menzione dell'autore; l'altra che reca "Aux dèlices, 1766" riporta questa indicazione menzognera: "Par l'auteur du Dictionnaire philosophique", lo stesso titolo usato da S. Alfonso: significa che egli ha avuto sotto mano questa ultima edizione.

Meffert, nel suo studio Der heliger Alphons von Liguori (Mayence, 1901), si è lasciato indurre ugualmente in errore da questo falso letterario, e nell'apprezzare il lavoro di S. Alfonso, attribuisce come lui l'opuscolo De la Prèdication a Voltaire.

 

P. Maurice De Meulemeester

Bibliographie générale des écrivains rédemptoristes,

Louvain 1933, pp. 135-136