109b - Apologia della dottrina morale, presentata al re in risposta alla "Rappresentanza" de "l’avvocato fiscale" del Léon

Edizioni contemporanee a S. Alfonso

Nessuna, solo postume.

 

Risposta alle accuse di Don Ferdinando de Léon, avvocato fiscale della Giunta degli abusi che, all’epoca del processo Sarnelli, in merito ad una proprietà della congregazione del SS. Redentore a Ciorani, accusava S. Alfonso e i suoi missionari di aderire alle dottrine dei gesuiti e di professare teorie pericolose per lo Stato e in contraddizione con il vangelo.

L’apologia, indirizzata ai ministri della Real Camera di S. Chiara nel 1777, è restata inedita fino al 1887. In quest’anno fu pubblicata nel terzo volume delle Lettere di S.A. dove riempiono le pagine 492 - 507.

P. Maurice De Meulemeester

Bibliographie générale des écrivains rédemptoristes,

Louvain 1933, p. 174

NOTA

Una lettera di S. Alfonso al Remondini, in data 12 febbraio 1776, fa conoscere l’esistenza di un Manifesto che il Santo avrebbe fatto stampare per giustificare la sua dottrina morale: è un foglio, di cui è stato ritrovato un esemplare incollato in un volume della Theologia Moralis presso la biblioteca dei redentoristi a Pagani.

Il testo fu pubblicato anche da J. Basso C.SS.R. nelle sue Riflessioni critiche ... sull’opuscolo del sacerdote Andrea Tingelo intitolato "Il pedante contro il cosidetto semi - probabilismo, (Napoli, 1823), p. 58. Il P. Basso assicura che questo Manifesto fu stampato in una nuova edizione della Regola dei Costumi, (cfr. p. 128).

P. Maurice De Meulemeester

Bibliographie générale des écrivains rédemptoristes,

Louvain 1933, pp. 171