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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
141. AL P. D. BERNARDO APICE,1 IN CAPOSELE.
L'esorta a non pensare di mutare stanza, ed a quietarsi colla volontà di Dio.
Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
Ho ricevuto la lettera del P. D. Paolo [Cafaro], ch'io vi facessi andare ad
Iliceto. Ma io vedo che questa non è volontà di Dio, ma tentazione del demonio,
perché vede il bene che voi fate in cotesta casa. Se andate ad Iliceto, che
bene ivi farete? Dice D. Paolo che costì tutte le cose vi paiono nere. Ma se vi
abbandonate in mano dell'ubbidienza, vi pareranno tutte bianche. Onde vi prego
a quietarvi colla volontà di Dio; altrimenti, in ogni parte, starete inquieto.
Almeno scrivetemi quale cosa v'inquieta in cotesta casa, che mi persuada a
farvi mutare stanza; perché io non vedo quale mai possa essere questa causa,
bastante a farmi risolvere altrimenti di quel che v'ho scritto.
D. Bernardo mio, sai il bene che t'ho voluto e ti voglio. Quietati, perché l'inquiete vostra sarebbe anche mia. Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
Fratello ALFONSO del SS. Redentore.
Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.