165. A SUOR MARIA DI GESÙ, TERESIANA IN RIPACANDIDA.

Le raccomanda di pregare per la Congregazione e per sé stesso, affin di conoscere ed adempire la Volontà di Dio.

Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!

NOCERA, 4 DICEMBRE [1753.]

Sorella stimatissima. Ricevo la vostra e vi ringrazio tanto della carità di raccomandarmi a Gesù Cristo. Io lo fo anche per Vostra Riverenza. Vi prego però ora di pregare con modo particolare per la Congregazione, perché sta per trattarsi dell'approvazione; e se si sgarra questa occasione, Dio sa quando se ne parlerà più. Ma si faccia sempre la divina volontà!

In quanto alle vostre diffidenze, buttatevi sempre nelle braccia amorose di Gesù Cristo, come morta, e di Maria santissima. A' vostri difetti non ci badate più; quando son fatti, e quando

vi assaltano le diffidenze, dite: In te, Domine, speravi, non confundar in aeternum.

In quanto al rivederci in questa terra, non so se avverrà; potrà essere e potrà non essere. Son vecchio ed infermo; onde difficilmente farò più viaggi così lontani. Ed ora quasi non esco più di casa, e la febbre non di raro mi visita; bisogna che mi apparecchi meglio, perché la morte mi starà vicina; e così aiutatemi ad apparecchiarmi al giorno de' conti.

Vi prego di fare questa preghiera speciale per me, cioè che Gesù Cristo mi faccia conoscere in quell'ultimo, che ho da fare per compiacerlo, e mi dia forza di farlo. Non ve ne scordate. Riveritemi la Madre Priora¹ e tutte le mie Sorelle, ché io per tali vi stimo. Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!

Conforme all'edizione romana.