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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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265. A SUOR MARIA NICOLETTA LEONE (DI CALVANICO) NEL MONASTERO DI FISCIANO.

La esorta a patire siccome si conviene ad una Sposa di Gesù Cristo.

 

Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!

 

NOCERA, 6 OTTOBRE [1756].

 

Ho ricevuto la messa colla sua. Io pregherò e farò pregare; ma se V. R. non ci mette la parte sua in accomodarsi colla pazienza, Dio non l'aiuterà, e farà una vita sempre infelice; e non so come anderà la sua morte, morendo con tanta impazienza. Che parole sono queste d'una religiosa: sto in mezzo a' nemici? Come nemici, quando da voi stessa sento che han pigliata una serva a posta? che poi questa è caduta inferma, che ci entrano le Sorelle? Per quello che mi pare, V. R. fa continui atti d'impazienza; ora pigliandosela colle Sorelle, perché non l'assistono come ella vorrebbe; ora con Dio, perché non la libera dall'infermità. Ecco che patisce senza merito; e dopo aver patito, anderà almeno al purgatorio a scontare tante impazienze. E via, la finisca! perché se no, farà mala fine. Si metta in mano di Dio; cerchi la sanità, ma rassegnata, e se Dio non ve la concede, tenga che l'infermità giova per la sua salute eterna. Che più bella cosa che offerire queste pene a Gesù Cristo, che per amor nostro ha patito, innocente, tante pene maggiori? Così patirà con pace, e si troverà fatta una gran corona in Paradiso. E fra le pene, offerisca a Dio la poca assistenza che riceve dalle Sorelle.


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Ma quelle si scordano di me. E voi vi siete scordata di essere Sposa di Gesù Cristo, e delle offese fattegli, e delle promesse fatte, e dell'amore che Gesù Cristo vi ha portato. Spero che così farete per l'avvenire; ed ogni giorno rinnovate il proposito d'offerire a Dio quanto patite; ed ora che leggete questo, fatelo a' piedi del Crocifisso. Se poi volete seguire a lamentarvi dell'infermità, delle Sorelle ecc., non occorre che più mi scrivete, perché io sono stomacato in vedere in una religiosa tanto poca pazienza, e tanti lamenti contro le Sorelle. Se quelle non fanno il loro dovere, fatelo voi di sopportarle, come spero. Vi benedico da parte di Gesù Cristo e di Maria, acciò mi ubbidiate da oggi avanti. Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!

 

Umo Servo

ALFONSO DE LIGUORI del SS. Redentore.

 

Conforme ad una antica copia.




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