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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
429. A D. MATTEO MIGLIORI, PARROCO IN S. MARIA A VICO
Rigore del Santo nel concedere la facoltà dei casi riservati.
Don Matteo mio caro, io più presto in altri tempi concederei a' confessori la facoltà de' casi riservati, ma non in tempo di precetto; perché non v'è miglior tempo per far ravvedere
i peccatori de' peccati riservati, e specialmente di bestemmie, che questo tempo del precetto, nel quale son costretti a confessarsi per non essere scomunicati. Mi dispiace di averla concessa, tal facoltà, ad alcuno in Arienzo.
Onde basta che la facoltà l'abbia solamente V. S. ed il compagno. I sostituti e gli altri confessori possono scrivermi quando occorre il caso, acciocché facciano così stentare l'assoluzione a questa sorte di gente scioperata.
Mi dicono per altro, esser solito concedersi tal facoltà in tempo di precetto; ma questo solito mi pare un grande sproposito, e per l'avvenire non lo farò più.
ALFONSO MARIA, vescovo di Sant'Agata.
Conforme ad un'antica copia.