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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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528. A SUOR BRIANNA CARAFA,1 MONACA BENEDETTINA NEL MONASTERO DI S. MARCELLINO IN NAPOLI.

Le Parla di Una sua grave malattia, e la conforta a durarla, senza timori, nella nuova condizione di Vita.

Viva Gesù, Maria e Giuseppe !

ARIENZO, 28 APRILE 1767.

La sua lettera mi ha ritrovato infermo da più giorni al letto. Questa sera sto meglio, ma aspetto la nuova accessione. L'accessione però antecedente dell'altra notte fu così feroce, che ieri la mattina pigliai il Viatico e l'Estrema Unzione. Onde V. R. mi raccomandi a Gesù Cristo per l'anima, che mi dia buon passaggio, se ha destinato di chiamarmi.

Mi rallegro poi che sia venuto il P. Savastano2 e più mi rallegro di sentire che V. R. sta in pace. La parte inferiore avrà da sentire i rimbrotti, che continuamente le faranno le monache, specialmente quando la vedono andare alla cella assegnata; ma nell'orazione si apparecchi sempre a soffrire tutto con pace ed allegrezza per amore di Gesù Cristo; e per quanto sentirà dirsi, si dimostri sempre con volto sereno.

Si rida poi dei monacelli, ecc. Ancorché fosse vero, i demoni non possono farci alcun male senza la permissione di Dio; onde se Dio permettesse che i demoni in quel luogo la infestino, lo riceva come croce; ma non per questo lasci quel luogo di solitudine, che ora l'è stato destinato da Dio per mezzo de' Superiori. Forse il Signore ha voluto le cose precedenti, per farla


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giungere a questa sorta di solitudine nello stesso monastero di S. Marcellino.

Ho detto ancorché fosse vero; ma credo certo che non è vero. Son parole che sono inventate dal dispetto di vederla stabilita a questo stato di solitudine, senza grate, parlatorio ed altro intrigo. Onde se ne rida: ché non vedrà e non sentirà mai niente; e poi chi ama Gesù Cristo, non ha paura di niente; e per dar gusto a Gesù Cristo soffre ogni cosa allegramente.

Se mai le fosse facile di scrivere al P. Pisanelli1, gli dica che mi faccia raccomandare a Gesù Cristo dalle Romite2 per lo stato in cui mi trovo, e per il buon passaggio se piace a Dio: mi faccia questa carità.

Conforme ad un'antica copia.




1 Nella lettera alla figlia del principe di Ardore in data del 31 ottobre 1766, vol 1. pag. 612, si parla di questa eletta Sposa di Gesù, e della sua straordinaria vocazione.



2 Il P. D. Francesco Savastano, direttore della Suora, apparteneva alla Compagnia di Gesù, dove entrato nel 1733, fu ammesso alla solenne professione il 2 febbraio 1752. Religioso di grand'ingegno e di virtù non ordinaria, fu un indefesso operario ed amicissimo del nostro Santo, col quale ebbe comune la patria.

1 il P. Pisanelli era anch'egli della Compagnia di Gesù.



2 Verosimilmente le Romite della Madre Suor Orsola Benincasa, presso le quali si voleva ritirare Suor Brianna Carafa.




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