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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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616. AL P. D. ANGELO MAIONE, IN NAPOLI.1

L'incarica di una commissione.

Viva Gesù, Maria e Giuseppe!

ARIENZO, 22 AGOSTO 1769.

signore, quello scritto che sta dentro al libro nuovo! pure va al [tipografo] Remondini [a Venezia].

Dirà a [mio fratello] D. Ercole ch'io non dico messa, e per quello dicono i medici, non la dirò più.2

Ho ricevuta la carta.

Fratello ALFONSO del SS. Redentore, vescovo di Sant'Agata.

Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.




1 Il P. Maione, dopo essere stato per alcuni anni col Santo nella diocesi di S. Agata, fu mandato nel nostro Ospizio di Napoli per trattarvi gli affari della Congregazione, specialmente per difenderla contro i diversi attacchi a cui era fatta segno per parte di potenti nemici.



2 Così disse il Santo; ma dopo tre giorni, cioè il sabato 26 agosto, il Padre Marcorio, Priore del convento di Sant'Agostino, invitollo a predicare nella sua chiesa la domenica seguente. Accettò l'invito Alfonso e, discorrendo, gli manifestò la pena che soffriva per essere inabile a poter celebrare. Vedendolo afflitto il Padre, disse che per le rubriche meno essenziali scusavalo la necessità, e che per la sunzione del prezioso sangue poteva adattarsi sopra una sedia. Sentendo ciò, diede il Santo in un estro di gioia; ed avendone per la seconda e terza volta fatta l'esperienza, la domenica 27 di Agosto, dopo un anno di dolorosa privazione, celebrò con sua indicibile consolazione.

Dopo il vespero, essendo andato a predicare in S. Agostino, non finiva di ringraziare il P. Marcorio per un così prezioso consiglio, e lo stesso giorno, pieno di allegrezza comunicò al P. D. Andrea Villani la faustissima notizia con queste parole conservateci dal P. Tannoia: " Oggi 27 del corrente ho cominciato à dir messa, e spero seguitare a dirla. Tutta la difficoltà era la sunzione del Sangue, ma si è pensato un certo modo cui già stamattina ho posto in esecuzione. Gloria Patri! ed oggi vado a fare una predica ad una chiesa di gran concorso, " intendendo la chiesa de' PP. Agostiniani.






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