694. A SUOR MARIA GIUSEPPA DI GESÙ, NEL MONASTERO DI FRASSO.

Dice quali debbano essere i libri di lettura per le monache. Viva Gesù, Maria e Giuseppe!

ARIENZO, 24 GIUGNO 1772.

Molto rev. Sig. e Pna ossma.

Sento dalla sua, esserle mandati da mano in mano libri de' quattro Vangelisti e del Testamento Nuovo, tradotti in italiano da suo fratello, e che il suo direttore le abbia proibito di leggerli.

Le soggiungo, approvando il consiglio del suo direttore, che alle donne, e specialmente alle monache, non incombe leggere tal sorta di libri, tanto più che son tradotti in volgare; onde la

consiglio a lasciarli ed ubbidire in tutto il suo direttore, coll'applicarsi a leggere Vite de' Santi e libri spirituali, sopra tutto il P. Rodriguez ed il P. Sangiurè; ché questi libri sono propri per fare una persona santa.

La raccomanderò a Gesù Cristo assieme con sua sorella, e statene certe; ma non dimenticatevi di raccomandare me a Dio; e di questo ve ne prego con modo speciale. E le mando la mia pastoral benedizione, nell'atto che costantemente mi raffermo

Di V. R.

Devmo servo

ALFONSO MARIA, vescovo di Sant'Agata.

[P. S.] La prego a ricordarsi che, alla vostra santa Madre Teresa essendosi presentata una figliuola, che voleva farsi monaca e voleva portarsi la Scrittura Sacra, la Santa le rispose ch'essa non riceveva quelle che voleano leggere la Scrittura Sacra; volendo dire che le monache hanno da sentire la Scrittura Sacra da' predicatori e direttori, ma non l'hanno da leggere.

Conforme all'originale che si trova presso il P. D. Raffaele Buonanno dell'Oratorio di Napoli.