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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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749. A SUOR MARIA ROSA GRAZIANO, NEL MONASTERO DEL SS. ROSARIO, IN NAPOLI.

L'anima alla pazienza in mezzo alle contraddizioni.

Viva Gesù, Maria e Giuseppe!

ARIENZO, 24 APRILE 1774.

Sento quanto mi dite nella vostra lettera.

Mi dispiace sentire che tenete ruggine con quelle religiose che vi hanno bersagliata unitamente colla Superiora, quando potevate meritarvi assai col sopportarlo pazientemente.

Basta, il passato sia passato: per l'avvenire ponete il vostro cuore in calma; cercate perdono a Dio che non vi avete abbracciata per amor suo questa croce, e pregatelo sempre per


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quelle che vi hanno fatto qualche torto, ed ogni volta che le vedete, raccomandatele a Dio e dite tra voi stessa: Queste sono mie sorelle, e Dio vuole che le ami come me stessa; e per dar gusto a Dio, amo queste mie sorelle a dispetto del demonio.

State costante e non vi fate vincere più dalla tentazione, e sforzatevi di ubbidire puntualmente con ogni amore la vostra Superiora e le altre che forse vi comandassero.

Eh! Sorella mia, se volete aver parte al Paradiso, dovete essere piena di virtù, particolarmente di umiltà; e perciò siate umile con tutte queste vostre Sorelle. Io vi raccomanderò a Dio, acciò vi dia pazienza ed amore a lui ed al prossimo.

In quanto poi alla sagrestia che avete da fare, apparecchiatevi a quest'altra croce. Quando verrà il tempo di farla, direte alla Superiora: Io non ho modo di farla; che ho da fare? Sentirete molti rimbrotti e soffrirete delle contrarietà; ma qui sta la virtù: sopportare tutto con pace.

Se poi non volete sopportare e vi ci volete inquietare, darete gran gusto al demonio e disgusto a Gesù Cristo. Chi l'ama, va cercando qualche cosa da sopportare per dargli gusto.

Riveritemi vostra zia e la Superiora. Dite loro che mi raccomandino a Dio; ché lo stesso farò io per loro.

Vi benedico e prego che mi raccomandiate al Signore.

Di V. R.

Devmo servo

ALFONSO MARIA, vescovo di Sant'Agata.

Conforme ad un antica copia.




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