| Copertina | Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
| S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
882. AL P. D. FRANCESCO ANTONIO DE PAOLA, NELLA CASA DI FROSINONE.
Gli comunica alcune notizie e gli esprime de' sentimenti sopra certe missioni ed altri affari.
Anch'io mi maravigliava come stessi tanto tempo alle volte a non ricevere vostre lettere.
La lettera però della S. C. al Cardinale Banditi la ricevei e la conservo, per quando potrà servire.
Circa la moneta promiscua, già sto assicurato.
Per le missioni, io non so se il P. Costanzo verrà in Napoli, mentre non mi ha fatta più istanza di venire; ma se venisse, i tre Padri nominati bastano, perché sono picciole; e se vi fosse qualche missione grande, si trasporti ad altro tempo; e questi tre faranno una sola missione.
Scriverò per rimediare, acciò il P. Orlando non vada più mendicando.
In quanto ad Araldi, noi non abbiamo che fare con lui; ma bene col tempo lo costringerà a far il contratto con noi il Sig. Campanaro che vuol'esser pagato; mentre Araldi accresce il
suo debito, e poco paga: e così noi stiamo quieti; risponderemo quando siamo richiesti.
Il P. Grossi sta molto impicciato per la lite del fratello e non può lasciare; perché la casa anderebbe in ruina.
Circa la lettera al Cardinal Banditi, ho risposto che la conservo per quando servirà.
Circa il Superiore delle missioni, una volta lo farà V. R. ed un'altra il P. Landi. Per ora vedete chi sta più comodo ad uscire.
Ho scritto al P. Landi per gli ordinandi, che dormono a due in un letto. Compatisco la povertà; almeno gli ho scritto che si consulti col vescovo, Mgr di Veroli.
Di V. Riv. Fratello ALFONSO MARIA.
[P. S.] A Scifelli vogliono soccorso; ma per ora io sto arso e non posso mandar niente.
Conforme all'originale che si conserva nei nostro archivio generalizio di Roma.