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S. Alfonso Maria de Liguori
Apparecchio alla Morte

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PUNTO III

Fratello mio, in questo ritratto della morte vedi te stesso, e quello che hai1 da diventare. «Memento, quia pulvis es, et in pulverem reverteris».2 Pensa che tra pochi anni, e forse tra mesi3 o giorni diventerai putredine e vermi. Giobbe con questo pensiero si fece santo: «Putredini dixi, pater meus es tu, mater mea et soror mea vermibus» (Iob. 17. 14).

Tutto ha da finire; e se l'anima tua in morte si perderà, tutto sarà perduto per te. «Considera te iam mortuum», dice S. Lorenzo Giustiniani,4 «quem scis de necessitate moriturum» (De Ligno vitae, cap. 4). Se tu fossi già morto, che non desidereresti di aver5 fatto per Dio?6 Ora che sei vivo, pensa che un giorno hai da trovarti morto. Dice S. Bonaventura che il nocchiero per ben governar la nave, si mette alla coda di quella; così l'uomo per menar buona vita, dee7 immaginarsi sempre come stesse in morte. Di , dice S. Bernardo:8 «Vide prima et erubesce»,9 guarda i peccati della gioventù, ed abbine rossore: «Vide


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media, et ingemisce», guarda i peccati della virilità, e piangi: «Vide novissima, et contremisce», guarda gli ultimi presenti sconcerti della tua vita, e trema, e presto rimedia.

S. Camillo de Lellis,10 quando si affacciava sulle fosse de' morti, dicea tra sé: Se questi tornassero a vivere, che non farebbero per la vita eterna? ed io che ho tempo, che fo per l'anima? Ma ciò lo dicea11 questo Santo per umiltà. Ma voi, fratello mio, forse con ragione potete temere d'essere quel fico senza frutto, di cui diceva12 il Signore: «Ecce anni tres sunt, ex quo venio quaerens fructum in ficulnea hac, et non invenio» (Luc. 13. 7). Voi più che da tre anni state nel mondo, che frutto avete dato? Vedete, dice S. Bernardo, che il Signore non solo cerca fiori, ma vuole anche frutti, cioè non solo buoni desideri e propositi, ma vuole anche opere sante. Sappiate dunque avvalervi di questo tempo, che Dio vi 13 per sua misericordia; non aspettate a desiderare il tempo di far bene, quando non sarà più tempo, e vi sarà detto: «Tempus non erit amplius: Proficiscere»,14 presto, ora è tempo di partire da questo mondo, presto, quel ch'è fatto è fatto.

Affetti e preghiere

Eccomi, Dio mio, io sono quell'albero, che da tanti anni meritava di sentire: «Succide ergo illam, ut quid etiam terram occupat15 Sì, perché da tanti anni che sto al mondo, non v'ho dati altri frutti, che di triboli e spine di peccati. Ma Signore, Voi non volete che io16 mi disperi.


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Voi avete detto a tutti che chi vi cerca, vi trova: «Quaerite, et invenietis».17 Io vi cerco, mio Dio, e voglio la grazia vostra. Di tutte l'offese che v'ho fatte, me ne dispiace con tutto il cuore, vorrei morirne di dolore. Per lo passato v'ho18 fuggito, ma ora stimo più la vostra amicizia che 'l possedere tutti i regni della terra. Non voglio resistere più alle vostre chiamate. Mi volete tutto per Voi, tutto a Voi mi dono, senza riserba.19 Voi sulla croce vi siete dato tutto a me, io mi do tutto a Voi.

Voi avete detto: «Si quid petieritis me in nomine meo, hoc faciam» (Ioan. 14. 14). Gesù mio, io fidato a20 questa gran promessa, in nome vostro, e per li21 meriti vostri vi cerco la vostra grazia, il vostro amore. Fate che abbondi la grazia, e 'l vostro santo amore nell'anima mia, dov'è abbondato il peccato. Vi ringrazio che mi date lo spirito di farvi questa preghiera; mentre Voi me l'ispirate, è segno che volete esaudirmi. Esauditemi, Gesù mio, datemi un grande amore verso di Voi, datemi un gran desiderio di darvi gusto e poi la forza d'eseguirlo.

O mia grande Avvocata Maria, esauditemi ancora Voi; pregate Gesù per me.




1 [14.] che hai) c'hai ND1 ND3; ch'hai VR BR1 BR2.



2 [14.] Gen., 3, 19. Memento proviene dal Rituale circa le sacre ceneri.



3 [15.] tra mesi) tra, om. ND1 VR BR1 BR2.



4 [19.] S. LAUR. IUSTIN., Lignum vitae, tr. XII, c. 14; Opera, Venetiis 1721, 54.



5 [21.] di aver) d'aver ND1 VR ND3 BR1 BR2.



6 [21.] per Dio, ag. NS7.



7 [24.] dee) deve ND1 VR ND3 BR1 BR2: qui e altrove seguiamo la correzione autografa «dee» che è in BM, rispondente alle raccomandazioni dell'autore e alla sua grammatica, cfr. IG, 46-47.



8 [25.] Ps. BONAVENTURA (= GULIELMUS DE ANICIA), Diaeta salutis, tit. VII, c. I. Cfr. Opera S. Bonaventurae, VIII, Ad Claras Aquas 1898, CXI, n. 8.



9 [26.] V. BELLOVACENSIS, Speculum morale, l. 2, p. I, dist. 3; Venetiis 1591, 124, col. IV: «Idem Bernardus: Non solum novissima sed et prima et media. Vide prima et erubesce. Vide media et ingemisce.

Vide novissima et contremisce vel pertimesce. Prima inducunt homini pudorem. Secunda dolorem. Novissima timorem». Cfr. S. BERNARDUS, Sermones de diversis, XII, nn. 1-2; PL 183, 571: «Recole primordia, attende media, memorare novissima tua. Haec pudorem adducunt, ista dolorem ingerunt, illa metum incutiunt. Cogita unde veneris, et erubesce; ubi sis, et ingemisce; quo vadas, et contremisce».

 



10 [4.] CICATELLI S. - DOLERA P., Vita del B. Camillo de Lellis, Roma 1742, 228. II. S. BERNARDUS, In Cantica, sermo 51, n. 2; PL 183, 1025: «Inutiliter.. flos apparet ubi non sequitur fructus. Teque florem reputat Deus, et bene et complacet in te, si tibi nec honestae conversationis decor, nec bonae opinionis fragrantia, nec intentio desit futurae retributionis. Fructus enim spiritus est vita aeterna».



11 [6.] dicea) diceva BR1 BR2.



12 [8.] diceva) dicea VR.



13 [14.] vi dà) vi darà VR BR1 BR2.



14 [15.] Apoc., 10, 6. Proficiscere proviene dal Rituale: cfr. Ordo commendationis animae.



15 [20.] Luc., 13, 7.



16 [22.] che io) ch'io ND1 VR ND3 BR1 BR2.

17 [2.] Matth., 7, 7.



18 [4.] v'ho) io v'ho, io agg. in VR BR2.



19 [7.] riserba) riserva VR BR1 BR2.



20 [9.] fidato a) fidato in VR BR1 BR2.



21 [10.] per li) per i VR BR1 BR2: Remondini quasi sempre si discosta dalla norma scritta e dagli avvertimenti grammaticali di s. Alfonso: cfr. IG, 46, 106.






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