57. AL SIG. GIUSEPPE REMONDINI.

Gl'invia un operetta o dissertazione da aggiungersi alla Morale, e ne indica il luogo e l'importanza speciale.

Viva Gesù, Maria e Giuseppe!

NOCERA, 1 AGOSTO 1759.

Illmo Sig. e Pne colmo.

L'Invio l'operetta ultimamente fatta circa i libri proibiti.¹ Questa, come le scrissi, va posta nella Morale in fine del trattato de Legibus, siccome già troverà notato in fine del detto trattato nel libro della Morale, che già le inviai da un mese fa per via di Roma, per mezzo del Sig. Cardinal Priuli, secondo V. S. Illma mi aveva scritto.

Se mai si trovassero stampati i fogli susseguenti al detto trattato de Legibus, come anche le scrissi, questo trattatino de' libri proibiti si potrà mettere in fine di tutta l'Opera.

La pregherei a non lasciare di mettervi, fra l'altre aggiunte che le mandai col libro, anche questo trattatino, il quale è molto faticato, e ne' tempi presenti può molto servire per lo bene della Chiesa; giacché vanno attorno tanti libri impestati di eretici, e corre l'opinione tra' libertini che si possono leggere i libri proibiti.

Mi pare poi che già le avvisai che ho ricevuto tutti i libri dell'Apparecchio [alla morte], Pratica ed altri, che V. S. Illma mi ha mandati.

Resto confirmandomi - Viva Gesù, Maria, Giuseppe!

Di V. S. Illma

Umo e divmo servitore vero

ALFONSO DE' LIGUORI, del SS. Redentore.

[P. S.] Questa operetta de' libri proibiti, ce l'invio per mezzo del Sig. Giuseppe Agazzi.

Conforme all'originale che si trova nel nostro archivio generalizio di Roma.