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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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315. AL P. LEMETRE SUPERIORE DELLA CONGREGAZIONE DELLA MISSIONE, IN NAPOLI.

Lo prega di persuadere ad un Padre di quella Congregazione esser falsa l'opinione, formatasi della dottrina professata dai nostri in materia di probabilismo.

 

Viva Gesù, Maria e Giuseppe!

NOCERA DE' PAGANI, 15 LUGLIO 1777.

 

Rmo mio Padre e Sig. Pne colmo.

Mi è stata detta, come cosa certa, che il Superiore de' vostri Padri in Bari va tacciando per quella provincia i miei compagni, i quali anche son chiamati alle missioni per quei contorni che noi siamo probabilisti e teniamo una dottrina larga.


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I miei Fratelli sieguono la stessa dottrina che tengo io. Io per altro non sono rigorista, ma neppure sono probabilista; e dico, come ho scritto in più mie opere di Morale, che l'opinione che sta per la libertà non può seguirsi, quando ella non ha altro appoggio che di esser probabile. All'incontro dico che l'opinione, la quale sta per la legge, deve seguirsi necessariamente sempre ch'ella è più probabile.

Onde replico ch'io non sono rigorista, né probabilista, ma vero probabiliorista1, e dico che oggidì, in cui meglio si son dilucidate le cose circa questa materia, che prima stava così confusa, questo è il sistema che deve tenersi da tutti.

Prego V. P. Rma di scrivere al mentovato Superiore di Bari ciò che qui ho scritto, acciocché muti opinione circa la nostra dottrina. So bene che alcuni, anche in Napoli, ci han caricati dello stesso difetto; ma spero che poi siansi sincerati, leggendo le diverse opere stampate che ho dovuto pubblicare, per liberare me ed i miei compagni dalla predetta taccia.

Spero questo favore da V. P., la quale sa quanto io e tutti i miei Fratelli vivono ossequiosi verso la sua venerabilissima Congregazione.

Resto raccomandandomi alle sue orazioni, mentre con tutt'il rispetto mi protesto

Di V. P. Revma

Divmo ed obblmo servo vero

ALFONSO MARIA DE' LIGUORI, vescovo.

Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.

 




1 Ved. la lett. del 28 marzo 1767, pag 297.




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