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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
381. A MGR PASQUALE TEODORO BASTA, VESCOVO DI MELFI E RAPOLLA.
Gli scrive dell'ordinazione di un suddiacono che ne lo aveva pregato, e della fondazione di una casa.
Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
Illmo e Rmo mio Sig. Sig. e Pne colmo.
Prego V. S. Illma a leggere la presente con segretezza e poi a lacerarla.
D. Angelo Antonio Grazioli1 ha voluto ch'io pregassi V. S. Illma a concedergli, in questa quadragesima, gli altri due ordini sacri, perché circa lo scrupolo degl'interstizi farebbe esso venir la dispensa da Roma.
Io ce lo scrivo; ma del resto dico che V. S. Illma faccia quel che meglio stima avanti a Dio.
Circa poi l'affare della fondazione2, la prego di non dare alcun passo, se non l'intendiamo prima insieme, poiché bisogna dare il passo a tempo suo; altrimenti possiamo ruinare la fondazione e la Congregazione.
Per D. Angelo Antonio, favorisca di scrivermi una lettera ostensiva, acciocché io ce la faccia vedere. E la prego a tener segreto ch'io l'ho scritto in questo modo così secco.
Resto cercandole la S. benedizione e confermandomi
Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
Umo divmo ed obblmo servo vero
ALFONSO DE' LIGUORI della C. del SS. Redentore.
Conforme all'originale che si conserva nel Reliquiario della cattedrale di Melfi.