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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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389. A D. FRANCESCO MIZI N. IN SARAGNANO.

Per deferenza a' PP. Gesuiti, non manda i suoi Padri ivi richiesti per la predicazione.

 

Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!

NOCERA, 21 GENNAIO 1758.

 

Signor D. Francesco mio, mi dispiace di dover replicare quello stesso che già dissi a D. Giuseppe. A noi non conviene far a gara con i PP. Gesuiti, a cui io porto tanto rispetto. Io ho saputo per altra parte che alcuni vogliono i Gesuiti, ed alcuni i Padri de' Ciorani. Il Padre Barra già si trova parlato o almeno (diciam così) affacciato col Signor parroco; onde quel buon Padre resterebbe in qualche modo imbarrazzato, se non venisse a predicare a Saragnano. Io perciò dissi a D. Giuseppe, e lo dissi ancora ai PP. Gesuiti, che due dei nostri sarebbero venuti a confessare ed anche a fare qualche predica la mattina, se lo vogliono; ma che il Padre Barra doveva predicare la sera; il quale predica bene come vostra signoria medesima mi attestò.

Io aveva promesso i Padri; ma torno a dire, non mi conviene di far cosa di poco rispetto ai PP. Gesuiti, coi quali passo tanto buona corrispondenza.

Resto facendole umilissima riverenza.

Di V. S. Illma Devmo ed obblmo servitore vero

ALFONSO DE' LIGUORI della C. del SS. Redentore.

Conforme all'originale che si trova a Saragnano, presso i fratelli Sarno.

 




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