23. Alla Superiora delle Monache di Pocara.

La prega di procurargli le facoltà ministeriali.

Ciorani 17 maggio [1736]

Viva [ETML-M:U=“[“]G[esù] Giuseppe M. a e Teresa

Sig. a mia stimatissima: dovendomi portare a Scala per un certo affare, ò pensato di venire a Pocara a rivedere le figlie mie al ritorno, che farò da Scala, che sarà il lunedì o martedì dopo la domenica della SS. Trinità. Prego per tanto V. S. di procurare la licenza di predicare e confessare anche qualcheduna, che volesse dirmi qualche cosa; in quelli due giorni, ma non più, che mi tratterrò a Pocara, posso servirla.

Io mercoledi doppo le feste di Pentecoste sarò a Scala. La prego a mandarmi ivi presto il riscontro della licenza ottenuta da Monsignore; anche verso il lunedì poi o martedì a sera posso essere a servirle.

Mi viene raccomandato da Napoli un affare che ivi si tratta di gran gloria di Dio per evitare molti peccati¹; vi prego raccomandare assai assai a [ETML-M:U=“[“]G[esù] e M. a con una communione apposta e per me per 3 giorni raccomandatemi con modo speciale a G[esu] e M. a.

Viva [ETML-M:U=“[“]G[esù] e M. a con Giuseppe e Teresa

V.o servo

Alfonzo di Liguoro

Testo secondo un antica copia giacente nell'A G redentorista di Roma.

Analisi della lettera fatta dal P. Andreas Sampers.

Pubblicata in Spicilegium Historicum, Roma, 10 (1962), p. 207.