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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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90. A Salsano Giovanni Antonio1, parroco di Priati [Pregiato].

Risponde alla sua richiesta di avere i missionari

 

Pagani, 1751/1761.

 

Per le riverite mani del P. D. Alfonso de Liguoro

Pagani

Viva Gesù e Maria

Gian'Antonio Salsano posto a' piedi del Padre D. Alfonso, caldamente la supplica per amore della Vergine SS. ma di mandare due de suoi Padri nell'ultimo di carnevale a fare li santi essercizii spirituali nella chiesa di Priati2, venendo detti Padri desiderati da tutto il popolo, e particolarmente dal sig. Paroco D. Angelo Avigliano3, il quale li ha date la domanda e premura di invitarli. Sicuro in tanto de suoi favori, si rassegna col pregarla dell'onore de suoi comandi.

Sant'Alfonso rispose:

Viva Gesù Maria Gius.e Teresa

D. Giovanni mio, la servirò, ma verranno Domenica il giorno.

Resto.

Viva Gesù, Maria Gius.e Teresa

Um.mo Serv.re Alfonso etc.

Al Sig. D. Giovanni Salzano4.

Lettera autografa. Questa lettera si trova custodita, come insigne reliquia, nella sagrestia della chiesa parrocchiale di Pregiato. Il P. Luigi Gravagnuolo con cortesia e solerzia ha procurato buona copia fotostatica.

Analisi della lettera fatta dal P. Oreste Gregorio.

Pubblicata in Spicilegium Historicum, Roma, 20 (1971), pp. 7-9.




1 Claudio. Galasso in «Il Castello, Cava, luglio 1970, La famiglia Salsano» ha illustrato l'antichità e nobiltà del casato, affermando che sant'Alfonso fu molto amico di questa famiglia e principalmente di don Bartolomeo, uomo molto pio e caritatevole: era nato nel 1692 da Alessio e Caterina Salsano. In casa Salsano dovevano conservarsi varie lettere del santo: al tergo del foglio che riproduciamo si legge: «Lettere del ven. Don Alfonso de Liguori». L'annotazione risale alla fine del '700 o ai principi del secolo seguente: indubbiamente precede il 1816, quando il Liguori fu dichiarato Beato.



2 Pregiato, in dialetto Priati. G. ALFANO, Op. Cit., p. 40 non censisce Pregiato; dice soltanto: i 4 quartieri di Cava «contengono molti casali o siano casamenti sparsi per la stessa città sotto varie denominazioni».



3 Il Santo accedendo alla richiesta di D. Giovanni Salsano confermava che avrebbe mandato due suoi missionari nel pomeriggio della Domenica di Quinquagesima, come dicevasi allora, per predicare a Pregiato, frazione cavese che conta oggi 2148 abitanti, gli esercizi spirituali al popolo. Tale laconico messaggio di risposta è annesso al medesimo foglio spedito dal Salsano a Nocera di Pagani. È arduo fissare l'anno, che manca nel duplice documento. Possiamo dire approssimativamente che appartiene al decennio 1751-1761. Sant'Alfonso conosceva sin dal 1739 il rev. Salsano, che allora era parroco di Pregiato. Attualmente reggeva la parrocchia il rev. Angelo Avigliano. Sembra che il Salsano per l'età avanzata o per ragioni di salute si era dimesso dal gravoso incarico, ma incidentalmente richiestone continuava ad occuparsi degli affari parrocchiali, specie se occorreva rivolgersi per la predicazione a sant'Alfonso, amico di famiglia, la quale doveva anche ospitarlo nelle frequenti sue visite.



4 Sant'Alfonso scrive «Salzano», ma nei documenti autentici della famiglia sta «Salsano».






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