162. A Biagio Chiarelli, vescovo di Scala e Ravello.

1761, 22 agosto, Pagani

I. M. I.

Ill.mo e Rev.mo Sig.re  Sig.re e P.ne  col.mo

Monsignor mio Ill.mo. Ricevo i veneratissimi suoi comandi, in riscontro de' quali sono a supplicarla come già i Padri non verranno per la missione di Scala e Ravello lunedì secondo il mio pensiero: né questo può accadere in verun conto entro Natale come V. Sig. Ill.ma  mi comanda. Mando bensì cinque PP. Per i monasteri, per gli Esercizi a' Preti di Scala e per la Novena del Crocifisso, la quale credo che si può anticipare, poicché in altro caso si dovrebbe l'intutto lasciare, giacché mi trovo già scritto per la Missione d'Ischia, la quale devesi fare prima della Croce, e richiede molti Soggetti.

Mi dispiace pure che non posso servirla per il P. Fiocchi, il quale si trova Rettore ne' Ciorani, né l'ufficio li permette appartarsi, e poi mi ricordo che questo Padre abbia dati costì altre volte gli Esercizi a' Preti; onde dovrei obbligarlo a nuove fatighe. Mi continui l'onore de' suoi pregiatissimi comandi e l'aiuto delle sue sante orazioni, mentre io chiedendoli la santa benedizione, umilissimamente le bacio le sacre mani dicendomi per sempre

Di V. Sig. Ill.ma e Rev.ma

Divotissimo umilissimo ed obblig.mo servo

Alfonso di Liguori del SS. Redentore

Pagani, 22 Agosto 1761

P.S. Se occorre difficoltà la supplico darmene subito avviso, acciò mi possa risolvere.

Lettera trascritta da Oreste Gregorio, di cui si conserva copia nell'Archivio Generale dei Redentoristi in Roma.. L'originale si trova a Minori nell'oratorio della marchesa Beatrice Camera.