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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
253. A Pisanti Nicola, avvocato e governatore del Duca di Maddaloni.
Chiede aiuto per rimuovere uno scandalo.
S. Agata, 30. 05. 1766.
Ill.mo Sig.e, Sig.e mio Pre[giatissi]mo e OSS.mo
Io partecipo a V.S. Ill.ma, come Nicola Lettieri, per soprannome Trotta, accasato, tiene da molto tempo una mala pratica con Lenci di Marzo, ed abita nella masseria del Parroco D. Francesco Ferraro.
Ad istanza mia, se mal non mi ricordo, furono carcerati ambedue dal Governatore passato, ma quello che è certo, fecero l'obbligo tutti e due sotto pena, e V.S. Ill.ma nella Corte troverà l'obbligo stesso.
Ma sento che, invece di emenda, fanno quello di prima. Martedì alli 28 del corrente, il Trotta cacciò di casa la moglie, di più avendolo corretto Musina, donna sua che lo consiglia, le pose le mani sopra, ed ella è pronta a deporlo.
Pertanto prego V.S. Ill.ma, quanto più presto di farne prendere informazione e d'incusare l'obbligo contro tutti due, per finire questo scandalo così invecchiato.1
Attendo senza meno le notizie di V.S. Ill.ma per mia quiete di coscienza.
Non altro. Mi confermo
Dev.mo ed obbl.mo Servidore vero
Trascrizione secondo l'edizione fatta sul settimanale La Croce (Napoli) il 20-VIII-1902.
Analisi della lettera fatta dal P. Andreas Sampers.
Pubblicata in Spicilegium Historicum, Roma, 9 (1961) p. 324.