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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
273. Al Principe della Riccia, Bartolomeo di Capua.
Sull'ospitalità data ai Padri Missionari.
Arienzo, 15. 12. 1768.
Per mezzo di codesto Sig. D. Giovanni Mango mio Vicario ho saputo i favori compartitimi da V.S. Ill.ma non meno per gl'ordini dati di preparar un quarto del Palazzo di S. E.1 per commodo de' Padri che vengono a far la Missione, ma anche per i letti. Dico il vero che nel sentir ciò mi venne una tenerezza, che non potei far ammeno porgere fervorose preghiere al Signore le rimunerasse la carità.
Ora per mezzo di questa mia nell'atto stesso che rendo a V.S. Ill.ma infiniti ringraziamenti, la prego a darmi l'occasione di potermi impiegare in suo servizio per dimostrarle che veramente ho tutto l'impegno di servirla.
Si conservi, e senza più tediarla mi dico
La lettera, che sant'Alfonso dettò e firmò da vescovo, è di proprietà dell'Ecc. ma famiglia de Liguoro di Presicce, è conservata Napoli nel palazzo proprio (3). È stata autenticata dal P. Giattini: «Attesto io qui sottoscritto Postulatore della Causa di beatificazione e Canonizzazione del Ven.le Servo di Dio Mons. Alfonso M. a Liguori essere la sola firma di questa lettera di proprio carattere del sud.o Ven.le, ed in fede. Airola 4 Maggio 1812. (l. s.) Vincenzant.oGiattini del SS. Red.e».
Analisi della lettera fatta dal P. Oreste Gregorio.
Pubblicata in Spicilegium Historicum, Roma, 12 (1964) p. 267.