309. A Gasparo Caione, C. SS.R.

Viva Gesù, Giuseppe e Maria

1772, Arienzo 22 Aprile

D. Gasparo mio, mi bisogna mutare il Mastro di Casa che tengo D. Felice per ragione di certi inconvenienti. In Diocesi qui non trovo Soggetto abile perché avrebbe da servirmi a scrivere qualche lettera e ad avere l'incombenza sovra le spese. Onde mi raccomando a V. R. di trovare qualche Sacerdote abile da coteste parti. Il P. Ferrara mi propose un certo Sacerdote, mi pare di S. Andrea. Basta, la prego a far subito subito la diligenza, e d'avvisarmi, per ciò mando apposta.

Se V. R. si trova in Missione La prego di mandare corrieri a spese mie per fare questa diligenza oppure di dare l'incombenza a qualche Padre di Caposele. Si regoli come meglio le pare. Ma faccia presto perché ho tutta la premura. Voglio però un Sacerdote che sia di buona coscienza. Il Sacerdote mi ha da dir la messa in Casa, e non mi obbligo di pagargli la messa, ma le do sei ducati il mese, la quale è una buona paga. Mi dice qui il Vicario che Mons. di Nusco teneva un Sacerdote a 30 carlini il mese, io ne pago sei [ducati].

Le raccomando il disbrigo e la benedico.

Dopo che avrà fatta la diligenza e avrà appurato il tutto, me l'avvisi subito per Corriero apposta, perché se V. R. me l'assicura, io subito lo farò venire.

F.llo Alfonso M. del SS. Redentore e

Vescovo di S. Agata

Attesto io qui sottoscritto Padre Procuratore Generale della Congregazione del SS.mo Redentore e Postulatore della causa di canonizzazione di S. Alfonso M. di Liguori, che la Presente lettera fu dettata da esso Santo, e sottoscritta di suo proprio pugno.

In fede Roma questo dì 24 Marzo 1840

Giuseppe M. Mautone

Documento originale. Lettura del Documento fatta da Laura Torino nel marzo 2000.