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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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331. Ai Parroci di Arienzo.

Sulla difesa del diritto alla decima.

 

Arienzo, 28. 08. 1773.

 

 

"Se l'Eletto, o altri impediranno esigerle, resterà a carico mio farle pagare. Io in coscienza sono tenuto difendere li jussi della Mensa, e facciano sentire, che quando la pretenzione è giusta, sono inteso dalla Corte"1.

 

Pubblicata parzialmente in Tannoia, Vita di S. Alfonso, Lib. III, cap. 70, p. 376.

 




1 L'Eletto di Arienzo, con pregiudizio della Mensa vescovile, aveva impedito che si pagassero le solite decime ai Parrochi. Alfonso con questa lettera sollecita quei Parrochi a portarsi in Napoli per procurarsi le provvisioni nel Sacro Regio Consiglio.






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