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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
341. Al Principe della Riccia.
Domanda suo intervento per fare la pace tra due famiglie.
Arienzo, 11. 06. 1774.
"Quando uno si vede ridotto alla disperazione, è capace di dare in ogni eccesso; e temo, che se la cosa non finisce, può avvenire la ruina di due case, perché tutti e due sono di natura risentita.
Io ho scritto una lunga lettera a D. Francesco1; ma le parole mie poco serviranno, se V.E. non vi metta la sua mano.
Prego per tanto far sentire a D. Francesco esser volontà assoluta di V.E., che finisca più molestare il Ferace, e si tolga dalla mente l'empio proposito di volerlo precipitare; altrimenti la cosa finirà in pianto.
Spero, che la pietà di V.E. voglia consolarmi, con farmi vedere quietate queste brighe, ed evitato il danno spirituale e temporale, che può avvenire a queste due Case2."
Pubblicata parzialmente in Tannoia, Vita di S. Alfonso, Lib. III, cap. 61, p. 325.